Il Partito Democratico comincia a perdere punti, prevalentemente per colpa dello scandalo Mps. E’ quanto rivelano gli ultimi sondaggi della settimana, che rivelano un incremento della coalizione di Centrodestra, del Movimento 5 Stelle e di Rivoluzione Civile Ingroia. Dello scandalo Mps, dunque, ne stanno beneficiando tutti gli altri partiti. Secondo un sondaggio condotto da Euromedia Research il 41,4% del campione intervistato, infatti, è convinto che il PD sia coinvolto nello scandalo della banca senese. Aumentano i consensi per il Pdl di Silvio Berlusconi, che secondo i sondaggi sono derivabili prevalentemente dal calo di fiducia nel PD, ma anche nel folkloristico colpo di calciomercato invernale, ovvero l’arrivo di Mario Balotelli al Milan.
Tra i numeri più rilevanti, tuttavia, ne prevale uno che fa riflettere: quasi 1 italiano su 2, infatti, sarebbe intenzionato a non votare, disgustato dalla politica attuale.
Sondaggio Ipsos
In base ai risultati del nuovo sondaggio Ipsos condotto per Ballarò, il PD cala di 0,6 punti percentuali rispetto alla settimana scorsa, attestandosi così al 32,5%.
Rimonta invece il Pdl (+0,4% rispetto all’ultima proiezione), portandosi al 18,2%. Risale il Movimento 5 Stelle, riconfermandosi terza politica italiana: l’incremento dello 0,8% lo porta infatti al 13,6% delle preferenze.
Scelta Civica Con Monti per l’Italia continua a perdere terreno (-0,3%) e si attesta al 10,7%. Non sembra più convincere la scesa in campo del Professore.
La Lega Nord registra un lieve calo (-0,1%), ma si conferma ancora una delle principali forze trainanti della coalizione di Centrodestra.
Rivoluzione Civile Ingroia continua la sua corsa al Parlamento e rosicchia altri 0,2 punti percentuali ai concorrenti, attestandosi al 4,8%.
Cala Sinistra Ecologia e Libertà, che arriva al 4,8% delle preferenze (-0,3% rispetto alla scorsa proiezione).
La flessione coinvolge anche Udc, che perde altri 0,2 punti percentuali rispetto alla scorsa settimana e si porta al 3,6%.
Tra le crescite si registra invece quella di Fratelli d’Italia (1,4%), mentre La Destra e Futuro e Libertà per l’Italia restano stabili rispettivamente all’1,2% e all’1,1%.
Spostandoci sul fronte delle coalizioni, le intenzioni di voto degli elettori intervistati sono piuttosto lapalissiane ed evidenziano alcuni punti interessanti: il Centrosinistra, infatti, otterrebbe oggi il 37,6% dei consensi, mentre il Centrodestra sta recuperando e si attesta al 26,8%. Più staccato il Centro, con il 15,4%, incalzato dal Movimento 5 Stelle, subito dietro al 13,6%. Stabile Rivoluzione Civile Ingroia, al 4,8%.
Tra i giovani, compresi in una fascia d’età tra i 18 e i 30 anni, si registra una grande fiducia per Movimento 5 Stelle (17,5%) e Rivoluzione Civile Ingroia (5,3%), scarsa fiducia nel Centro (15%) e nel Centrodestra (22,7%), mentre una buona percentuale di credibilità viene data al Centrosinistra (37,6%).
Il presidente del Consiglio preferito è ancora Pierluigi Bersani (anche se si registra un calo dell’1%), che si attesta al 28%. Cala anche Mario Monti tra le preferenze degli italiani, portandosi al 16%. Cresce notevolmente Beppe Grillo (+3% rispetto alla proiezione scorsa), che si attesta al 14%. Crescita moderata (+1%) anche per Angelino Alfano (11%). Giulio Tremonti e Antonio Ingroia ottengono infine solamente il 4% dei consensi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA