Studiando gli ultimi sondaggi relativi alle elezioni 2013, si nota come Movimento 5 Stelle stia registrando un aumento di consensi. Molto interessante anche i sondaggi nelle regioni chiave, considerate fondamentali per il Senato: è qui infatti che si gioca la battaglia più "sporca" delle prossime elezioni e non sono in pochi ad affermare con convinzione che Ingroia farà vincere il Centrodestra.
Sondaggio Ipsos
Il Partito Democratico è sempre in cima alla classifica dei consensi degli elettori italiani, con il 33,1% delle preferenze, ma cala di 0,3% rispetto alle proiezioni della settimana scorsa. Continua invece a crescere il Pdl, che arriva al 17,8% delle preferenze (+0,4% rispetto alla settimana scorsa). Sale anche il Movimento 5 Stelle (+0,3%), che arriva al 12,8%, per merito principalmente dello Tsunami Tour che sta coinvolgendo le città italiane. Lieve recupero (+0,1%) anche per la lista Con Monti per l’Italia che raggiunge così l’11% dei consensi.
Cresce anche la Lega Nord nelle intenzioni di voto (+0,3%), arrivando così al 5,3%, ovvero mezzo punto percentuale sopra Sinistra Ecologia e Libertà (-0,1%) stabile al 4,8%.
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Secondo il sondaggio Ipsos, inoltre, la lista Rivoluzione Civile Ingroia ha perso altri 0,2 punti percentuali, attestandosi così al 4,6%.
Lo stesso calo rispetto alla scorsa proiezione lo registra Udc, che si ferma al 3,8%.
Più staccati Futuro e Libertà per l’Italia, con l’1,2% dei consensi (+0,1%) e La Destra con l’1,1% (-0,2%).
Per ciò che concerne le coalizioni, il Centrosinistra cala sia alla Camera, sia al Senato, ottenendo rispettivamente il 38,5% (-0,5%) e il 39,2% (-0,3%).
Risultato a doppia faccia per la coalizione di Centrodestra, che sale alla Camera, con il 26,5% (+0,2%), ma cala al Senato, dove registra il 26,2% delle preferenze (-0,6%).
La coalizione di Centro resta immutata per ciò che concerne la Camera al 16%, ma recupera fortemente al Senato con il 15,5% delle preferenze (+0,7%).
Sale anche il Movimento 5 Stelle, che guadagna il 12,8% alla Camera (+0,3%) e il 12,7% al Senato (+0,6%).
Più distaccato Rivoluzione Civile Ingroia, con il 4,6% alla Camera (-0,2%) e il 4,5% al Senato (-0,5%).
Pierluigi Bersani è ancora il presidente del Consiglio preferito dagli italiani, con il 29% delle risposte, ma in calo di 2 punti percentuali rispetto alla scorsa settimana.
Recupera 1 punto Mario Monti, con il 18% dei consensi, staccando Beppe Grillo con l’11%, anche lui salito di 1 punto percentuale, Angelino Alfano, che resta stabile al 10%, Antonio Ingroia e Giulio Tremonti, fermi al 5%.
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Sondaggio SWG
Le ricerche elaborate dall’istituto SWG fanno emergere invece quanto i partiti che fanno parte della coalizione di Centrodestra stiano fortemente recuperando terreno nei confronti del Centrosinistra. In base al campione raccolto, il Pdl avrebbe infatti recuperato 0,4 punti percentuali in soli 7 giorni, mentre la Lega Nord avrebbe ottenuto lo 0,5% in più dei consensi. Incrementi anche per La Destra. Ciò a discapito del Partito Democratico, che ha registrato un vistoso calo del 2,4% delle preferenze, e di Sinistra Ecologia e Libertà che ha perso 0,2 punti percentuali.
Stabile il Centro, ma si evidenzia di contro un sostanziale incremento delle posizioni favorevoli nei confronti di Mario Monti.
Il Movimento 5 Stelle è sceso di 0,5 punti percentuali, mentre Rivoluzione Civile Ingroia sta ottenendo i suoi primi risultati, attestandosi al 4,3%.
L’istituto SWG si sofferma poi su chi non ha ancora intenzione di votare o di chi ancora non si è deciso: gli astenuti rappresentano infatti il 26,9% del campione, in crescita di 0,3 punti percentuali, mentre calano gli indecisi, che si attestano al 10,4%.
Sondaggio Tecnè
Anche secondo l’istituto Tecnè, che ha elaborato il consueto sondaggio per Sky Tg24, il Pdl è in forte recupero, attestandosi al 27% dei consensi, così come il Movimento 5 Stelle (14,2%) e Rivoluzione Civile Ingroia (4,8%).
Il Centro rimane stabile al 15,2% delle preferenze, mentre anche secondo queste ricerche il Centrosinistra sta lentamente perdendo consensi, restando comunque in cima alle preferenze degli elettori italiani con il 35,5% delle preferenze.
Cosa accade nelle regioni chiave?
Come abbiamo già ripetuto più volte, le elezioni 2013 italiane si decideranno in 5 regioni chiave, soprattutto per quanto riguarda il Senato. Andiamo quindi a vedere quali sono le ultime proiezioni relative alle intenzioni di voto nelle zone chiave della penisola.
- Lombardia: Il Centrodestra supera il Centrosinistra, ottenendo il 36,7% dei consensi (27 seggi) contro il 34,5% del PD (13 seggi). Il distacco non è notevole e nelle ultime ore la situazione potrebbe capovolgersi. Gli occhi di tutti restano dunque puntati sulla Lombardia;
- Veneto: qui il distacco tra Centrodestra (33,9%, 14 seggi) e Centrosinistra (30%, 5 seggi) risulta più evidente. Il Centrosinistra fatica a recuperare terreno in una regione che storicamente è sempre stata di destra, ma l’alleanza della Lega Nord con Silvio Berlusconi ha messo in agitazione molti leghisti. Anche qui, dunque, la situazione potrebbe risultare incerta;
- Campania: il Centrosinistra stacca il Centrodestra di quasi 5 punti percentuali, avendo il 32,5% delle preferenze (16 seggi) contro il 27,9% (6 seggi). Qui la situazione potrebbe restare immutata, a meno che non ci siano grandi rivoluzioni nelle prossime settimane;
- Puglia: il Centrosinistra è davanti al Centrodestra avendo il 33% dei consensi (11 seggi) contro il 29,2% (4 seggi), ma il distacco, come è evidente, è inferiore alla situazione campana. Anche qui, però, non si temono capovolgimenti di fronte.
- Sicilia: il Centodestra è in leggero vantaggio sul Centrosinistra, osteggiando un 26,9% dei consensi contro un 28,6%. Lo scarto è minimo, ma in questa regione si domina prevalentemente l’astensione.
Previsioni
Per la prossima settimana si prevede un rialzo del Movimento 5 Stelle, trascinato dal travolgente Tsunami Tour che Beppe Grillo sta portando in giro per l’Italia. Si prefigura inoltre un altro recupero per il Centrodestra, aiutato anche dallo stallo in cui sembra finito il PD, che sta perdendo lentamente consensi ogni settimana.
I punti interrogativi restano sul Centro (che potrebbe recuperare terreno) e su Rivoluzione Civile Ingroia (che potrebbe confermarsi o scendere definitivamente a picco).
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