(El Pais) Spagna: annuncio tagli alle spese. Violente proteste in tutto il paese

Federica Agostini

20/07/2012

(El Pais) Spagna: annuncio tagli alle spese. Violente proteste in tutto il paese

L’annuncio dei tagli alle spese ha fatto riversare la popolazione spagnola in tutte le strade. Da El Pais leggiamo delle proteste violente e accorate che hanno riecheggiato tutta la notte lungo la penisola iberica.

Madrid

Dopo l’annuncio del governo riguardo ad un riaggiustamento di 65 miliardi di euro in due anni, le proteste sono proliferate spontaneamente e dopo un inizio calmo e pacifico si sono verificati diversi scontri ed incidenti violenti.

Le cariche e gli scontri con la polizia hanno portato a 15 arresti e 26 feriti, 6 dei quali ricoverati in ospedale.

La protesta nella capitale è iniziata senza gravi incidenti, però dopo la mezzanotte sono cominciati i primi scontri tra gruppi di manifestanti e polizia, spari, secchioni della spazzatura incendiati e una infruttuosa lotta per arrivare fin sotto al Congresso.

La Camera era protetta da circa 120 agenti in tenuta anti sommossa che hanno arrestato l’avanzare forte e prepotente della folla.

Nonostante le proteste siano scoppiate in tutta Spagna, Madrid è stata la città più tumultuosa. In nome dello slogan "Vogliono rovinare il Paese. Dobbiamo impedirlo, siamo più di loro", migliaia di persone di ogni categoria si sono concentrati in Calle Alcala, tra la Puerta del Sol e Plaza Cibeles. Un’inondazione di persone che si è riversata in tutte le strade e le piazze maggiori della Città.

Secondo i calcoli di El Pais c’erano più di centomila persone, ma come sempre su queste stime ci sono voci discordanti e c’è chi sostiene che fossero più di 800 mila e chi meno di 25 mila.

Fatto sta che, per strada c’era più gente di quanta ce ne sarebbe stata la notte di capodanno.

"¡Que se jodan!"

Tante grida nella notte, ma a trionfare è stato "¡Que se jodan!" (letteralmente "che si fottano!"). Dopo diverse lotte, alcuni lavoratori in protesta sono riusciti a mettere uno striscione sul Palazzo delle Telecomunicazioni di Madrid, sede del Collocamento.

Sullo striscione si legge chiaramente quello che è stato il motto della rivolta, "¡Que se jodan!", lo sfogo inaugurato dalla deputata del Partito Popolare Andrea Fabra all’annuncio del pacchetto sui tagli da parte del Premier Rajoy.

Gli aumenti che hanno indignato il paese iberico

- Aumento dell’imposta sull’IVA,
- aumento delle ritenute IRPEF per gli autonomi,
- sospensione della mensilità extra prevista per Natale,
- tagli ai sussidi sulla disoccupazione
- tagli alla sanità.

La Spagna è scesa in strada

Ma non si è trattato di un solo episodio nella capitale, gente di ogni età e di ogni estrazione sociale si è riversata nelle strade di tutte le città.

Barcellona, Euskadi, Pamplona, Siviglia, Murcia, Palma, Ibiza, le isole Canarie - se non ora, quando?

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