Edison: proposta di EDF per prendere il controllo del gruppo

Nadia Fusar Poli

24 Ottobre 2011 - 15:45

Edison: proposta di EDF per prendere il controllo del gruppo

EDISON - EDF ha lanciato una nuova proposta agli azionisti italiani di Edison, in una riunione per concordare il futuro del colosso energetico italiano di cui il gigante francese vuole prendere il controllo.

EDF propone di impegnarsi ad acquistare le azioni Edison in mano a Delmi in tre anni attraverso lo scambio di partecipazioni in Edipower e nelle società che producono energia da fonti rinnovabili.
L’obiettivo di EDF, che detiene direttamente o indirettamente il 49,9% di Edison, è conquistare la quota di maggioranza del capitale ma i negoziati sono in corso da mesi, in parte a causa della riluttanza politica sul versante italiano.

Edison è controllata al 61,3% da Transalpina di Energia, una joint venture 50-50 tra EDF e Delmi, la società che riunisce gli azionisti italiani guidati dal gruppo A2A. Oltre ad una partecipazione attraverso questa holding, EDF detiene anche direttamente il 19,3% di Edison.

Secondo i termini della sua proposta, EDF comprerebbe in tre anni i titoli Edison detenuti da Delmi ad un prezzo "che sarebbe determinato a partire da un multiplo dell’EBITDA (margine operativo lordo) di un campione di società quotate comparabili".

EDF propone anche di scambaire una partecipazione del 30% di proprietà di A2A (20%) e Irene (10%) in Edipower, il produttore di energia elettrica (di cui Edison possiede già il 50%), contro il 100% del capitale di Edens controllata di Edison, specializzata in energie rinnovabili.
A2A e Irene avrebbe anche la possibilità di acquistare in tre anni la centrale idroelettrica di Mese (nord Italia) "a un valore di mercato".

"Questa ristrutturazione farebbe aprte della definizione di un nuovo progetto industriale per Edison" - che ha concluso il 2010 e la prima metà del 2011 in rosso - "che prevede una governance semplificata e che consegna il controllo maggioritario a EDF", ha sottolineato EDF.

Lo scopo del gruppo francese è quello di "rafforzare la posizione di numero 2" di Edison nella produzione di energia elettrica in Italia, dando al gruppo il controllo di Edipower e di fare di Edison la "piattaforma di sviluppo del Gruppo EDF nell’upstream nel mercato del gas".
EdF chiederà alla Consob l’esenzione dal lancio dell’Opa sul resto del capitale di Foro Bonaparte.
Per superare la riluttanza dell’ Italia, EDF mostra anche il suo desiderio di "preservare l’identità italiana di Edison attraverso il mantenimento della sua sede e della sua quotazione a Milano".
Il termine utlimo per tali negoziati, originariamente previsto per il 15 marzo e poi per il15 settembre, è stato prorogato al 31 ottobre, data in cui, se non si raggiungesse un accordo, le azioni Edison detenute da Transalpina di Energia saranno vendute a un’asta.

EDF ei suoi partner erano giunti inizialmente a un progetto di accordo nel mese di marzo, ma il ministro dell’Economia Giulio Tremonti aveva bloccato la sua conclusione al fine di difendere l’ "italianità" di Edison, dopo le polemiche sollevatesi a seguito dell’acquisizione di Parmalat da Lactalis.

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