La vigilanza bancaria unica diventa realtà, grazie all’accordo raggiunto stamane tra i ministri dell’Economia e delle Finanze dell’Unione europea. Ora si aspetta l’ok dei capi di Stato dei 27 Paesi dell’Ue e infine dal Parlamento Ue. La vigilanza bancaria unica entrerà in vigore dal 1° marzo 2014.
In cosa consiste la vigilanza bancaria?
La vigilanza bancaria unica (Ssm) consentirà alla Bce, al momento dell’entrata in vigore (o al massimo 12 mesi dopo) di supervisionare gli istituti di credito dell’Eurozona con asset per almeno 30 miliardi di euro o che rappresentino il 20% del Pil del Paese di appartenenza. Per quanto riguarda gli altri istituti bancari, il monitoraggio continuerà a essere delle autorità nazionali, ma la Bce avrà comunque libertà d’intervento e si rapporterà costantemente con le autorità nazionali.
Come evitare il conflitto di interessi?
Il conflitto di interessi, uno dei punti più spinosi del progetto di vigilanza unica bancaria, sarà sventato separando rigorosamente le funzioni di politica monetaria da quelle di supervisione. Supervisori e governatori saranno così divisi e avranno diversi ruoli per non incappare nel conflitto di interessi.
Cos’altro prevede l’accordo?
Un altro dei punti importanti che sono inclusi nell’accordo, riguarda alcune modifiche sostanziali dell’Eba, l’Autorità bancaria europea, che avrà il compito di tracciare linee guida comuni per quei Paesi che aderiranno al meccanismo di vigilanza. Tra le principali modifiche, figurano quelle relative alla modalità di voto, per "assicurare decisioni eque ed effettive all’interno del mercato unico" e "assicurare che i Paesi partecipanti al meccanismo di vigilanza bancaria non dominino il consiglio dei supervisori dell’Eba". Si è proposto così una modalità di voto che preveda la doppia maggioranza: quella dei Paesi dell’Eurozona e quella degli altri Paesi che tuttavia partecipano al meccanismo di vigilanza.
Le reazioni
Il presidente della Commissione Ue, José Manuel Barroso, ha definito tale accordo un "passo avanti cruciale e sostanziale" in direzione del completamento dell’unione bancaria e della vigilanza finanziaria e spera in un accordo che giunga "il prima possibile", premiando così l’operato dell’Ue, e la sua ennesima dimostrazione di "volontà e capacità di agire rapidamente su temi importanti".
Il ministro delle Finanze francese, Pierre Moscovici, lo ha definito un buon accordo: "Avremo un sistema equilibrato e forte di sorveglianza bancaria, interamente sotto la responsabilità della Bce, oltre la soglia di 30 miliardi di euro".
Di "accordo storico" parla il Commissario Ue per i servizi finanziari, Michel Barnier, mentre di "regalo di Natale per noi e per tutta l’Europa", parla il leader dell’Ecofin, Vassos Shiarly, che chiude con questo "successo" il suo mandato.
E mentre François Hollande ha parlato di una "grande intesa globale", Angela Merkel, nonostante alcune iniziali resistenze poi vinte sul controllo delle banche regionali da parte dei tedeschi, ha parlato di un accordo dal "valore inestimabile" da cui l’Europa "ne uscirà più forte".
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