Eccesso di velocità: in Svizzera condannato un poliziotto durante un inseguimento

Redazione Motori

12 Marzo 2019 - 10:45

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La Svizzera non perdona l’eccesso di velocità: un poliziotto beccato mentre inseguiva dei malviventi è stato condannato a un anno di detenzione con la condizionale.

L’eccesso di velocità è punito in maniera molto severa in Svizzera. Un concetto al quale non sfuggono neppure le forze di polizia, che possono superare i limiti imposti dalla legge ma solo per ragioni dettate dal servizio e “con la prudenza imposta dalle circostanze”, secondo quanto prescritto dall’art. 100 del Codice della Strada federale.

La notizia della condanna ad un anno con la condizionale del poliziotto che inseguiva dei malviventi con la propria auto di servizio a una velocità di 126 km/h dove vigeva il limite di 50 km/h ha destato molto scalpore, ma i giudici elvetici non hanno avuto dubbi nel pronunciare la sentenza.

I fatti: nella notte tra il 3 e il 4 febbraio 2017 un agente della polizia svizzera è stato fotografato da un autovelox mentre guidava la sua vettura di servizio con i dispositivi di segnalazione accesi a 126 km/h mentre era a caccia di alcuni malviventi. Per non farsi seminare l’agente ha dovuto superare ampiamente il limite previsto di 50 km/h.

Mandato a processo a seguito della rilevazione dell’eccesso di velocità, al poliziotto non è bastato menzionare il proprio lavoro per evitare la condanna. Il tribunale ha ritenuto che “lo scopo dell’inseguimento ufficiale era di intercettare ladri e non di salvare vite umane o di perseguire un fuggitivo sospettato di aver messo a rischio una vita umana”.

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