Profitti in crescita del 51% e dividendi extra per la compagnia low-cost inglese
Sono cifre da capogiro quelle riportate nel bilancio 2013 chiuso lo scorso 30 Settembre dal vettore “no-frills”, da anni tra i leader europei nei voli a basso costo.
Un utile lordo pari a circa 480 milioni di sterline, che sta a indicare un aumento del 51% rispetto all’anno precedente, è il dato più indicativo a capo della crescita esponenziale e costante avvenuta negli ultimi anni.
I conti societari della più grande compagnia aerea low-cost inglese disegnano uno scenario florido, nonostante il contesto di crisi e l’aumento delle spese per il carburante.
“Easyjet ha ottenuto una forte performance negli ultimi dodici mesi grazie ad un’azione di gestione atta a generare valore per i nostri clienti e al mantenimento di uno stretto controllo dei costi”, ha affermato l’amministratrice delegata Carolyn McCall.
Come da politica societaria un terzo dei profitti annuali viene diviso tra i possessori di quote societarie, ma quest’anno dati i numeri positivi sarà erogato un bonus extra in dividendi di 175 milioni di sterline, ben 44,1 pence in più per azione.
Il più felice di tutti sarà alla fine il maggior azionista e fondatore della compagnia, Stelios Haji-Ioannou, che intascherà all’incirca 100 milioni di sterline possedendo il 36% delle azioni.
A far lievitare i guadagni pare sia stata l’introduzione dell’assegnazione dei posti, assente in precedenza su tutti i voli targati “low-cost”, che avrebbe attratto passeggeri di età media maggiore e businessmen prima mai visti su voli considerati di serie “b”.
Eppure la rapidità ed efficienza della nuova procedura d’imbarco sembra abbia convinto e spinto migliaia di viaggiatori a preferire la compagnia d’aviazione arancione a spese della concorrenza europea.
Ormai terzo vettore al mondo low-cost per numero di passeggeri trasportati ogni anno, la compagnia made in UK sembra aver vinto la sfida lanciata qualche anno addietro quando puntò non solo sugli scali per mete turistiche ma anche a sostituire i vettori principali quali British Airways, Lufthansa e Air France in crisi sulle tratte nazionali a medio raggio.
Non soddisfatta dei risultati ottenuti, Easyjet da sempre rivale dei cugini irlandesi della Ryanair, e da marzo è entrata a far parte del FTSE 100 con un incredibile successo.
Il valore delle sue azioni è infatti aumentato in otto mesi del 96%. Numeri che non lasciano margini a critiche di alcun tipo soprattutto sulla condotta aziendale dei managers in precedenza punzecchiati dal magnate greco-cipriota Haji-Ioannou sulla ristrettezza nell’erogazione di dividendi.
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