Secondo il giornale tedesco Der Spiegel, la Francia e la Germania deterranno ciascuna una quota del 9% nell’intesa per la futura fusione di Eads-Bae, dalla cui unione nascerà la società aerospaziale e di difesa più grande al mondo. Secondo le indiscrezioni, ancora non confermate, Berlino rileverà il 15% di Daimler e il 7,5% del consorzio Dedalus per riequilibriarsi rispetto alla Francia che già detiene il 15% in Eads e ha un altro 7,5% con il gruppo Lagardère.
Lagardère chiede il riesame del progetto
Proprio oggi il gruppo francese ha richiesto un riesame del progetto di fusione quanto sopra, non soddisfatto per il troppo sbilanciamento a favore degli azionisti britannici; il comunicato diffuso stamattina, infatti, recitava: "Lagardère ritiene insufficienti al momento le condizioni di fusione tra Eads e Bae Systems; i dirigenti dovrebbero prendere meglio in considerazione gli interessi degli azionisti di Eads".
Indiscrezioni
Secondo una fonte di Reuters, venerdì Berlino presenterà una lista di proposte al governo francese. Il Financial Times Deutschland, sempre nell’edizione di venerdì, ha riportato che Berlino e Parigi avrebbero voluto una minoranza di blocco, prontamente osteggiata dal governo inglese.
Secondo le disposizioni del governo inglese, le società francesi e tedesche avrebbero tempo fino al 10 ottobre per confermare formalmente il loro progetto o per abbandonarlo, anche se una fonte affidabile ha affermato che sarà probabilmente richiesto un rinvio e, in base alla richiesta del riesame di oggi da parte del gruppo francese Lagardère e i cattivi andamenti in borsa del titolo Eads (che ha perso oltre il 30% del suo valore), questo rinvio senz’altro accadrà.
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