EURUSD si avvicina alla resistenza di 1.36 dopo dati ordini di acquisto beni durevoli USA

Michele Ciccone

27 Novembre 2013 - 14:37

EURUSD si avvicina alla resistenza di 1.36 dopo dati ordini di acquisto beni durevoli USA

Alle 14:30 ora italiana sono usciti i dati core sugli ordini di acquisto di beni durevoli negli USA, pubblicati mensilmente con circa 26 giorni di ritardo dal Census Bureau statunitense. Il dato per il mese di ottobre è pari al -0,1% rispetto alle previsioni di un +0,5%. A settembre le statistiche riportavano un -0,2%.

I dati sugli ordini di acquisto di beni durevoli

Le statistiche riportate nel grafico qui sopra mostrano che gli ordini core per beni durevoli stanno, piuttosto faticosamente, mostrando una tendenza al rialzo. Gli ordini di acquisto per beni durevoli hanno fatto osservare un incremento del 3,7% a Settembre dovuto ad un incremento degli ordini sui velivoli. Tuttavia, escludendo i beni di trasporto aerei, l’indice è caduto dello 0,2% a Settembre a causa del rallentamento dell’attività economica generato prevalentemente dalle paure delle imprese sull’avvio del famigerato tapering che danneggerebbe la crescita economica.

Nonostante l’accordo raggiunto ad Ottobre, dunque, molte imprese sono state colpite duramente dallo shutdown del governo statunitense. Il ritardo dei dati può inoltre aver influenzato gli ordini.

Il cambio EURUSD

Il grafico a 5 minuti mostra come il cambio EuroDollaro si stia avvicinando alla resistenza di 1.36.

Nella giornata di ieri, martedì, i bassi rendimenti dei titoli USA hanno causato una discesa del dollaro rispetto all’Euro. Inoltre la valuta europea stenta a farsi a influenzare dalle voci su presunte misure che porterebbero sotto lo zero i tassi d’interesse sui depositi.

Una conferma delle attese degli analisti sugli ordini di acquisto statunitensi potrebbe allora generare movimenti al ribasso del cambio, sebbene il mercato sia altamente instabile. Nelle previsioni di lungo periodo, i traders ritengono che fino a quando non si romperà 1.3650, un livello considerato chiave per una possibile ulteriore mossa al rialzo fino a 1.38, l’instabilità continuerà. Sebbene il livello di 1.38 rappresenta una resistenza significativa, gli analisti ritengono che la coppia possa raggiungere con buone probabilità 1.40.

Chi avrà la meglio, allora? L’Euro che non si lascia intimorire dai rumors su tassi negativi o il dollaro che, plausibilmente, può guadagnare terreno se le attese venissero confemate?

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