Draghi rinnova la lotta alla deflazione. Euro-dollaro presto a 1,05?

Nicola D’Antuono

23/11/2015

La BCE ha fatto intendere di essere pronta a lanciare il QE2, in risposta al concreto rischio di deflazione nell’Eurozona. Sul forex il cambio EUR/USD sembra avere il destino già segnato: presto dovrebbe scendere almeno fino a 1,05

Draghi rinnova la lotta alla deflazione. Euro-dollaro presto a 1,05?

Il numero uno della BCE, il banchiere italiano Mario Draghi, è pronto a lanciare il cosiddetto “QE2”, ovvero il rafforzamento dell’attuale piano di quantitative easing da 60 miliardi di euro al mese lanciato lo scorso marzo per contrastare il rischio di deflazione e rilanciare la crescita economica nell’Eurozona.

Sul finire della scorsa settimana Draghi ha tenuto un discorso molto simile a quello di fine luglio 2012 (il famoso “whatever it takes”, ndr) facendo intendere di voler agire risolutamente per far fronte alle pericolose pressioni deflazionistiche in corso nell’area euro.

Nonostante il parere contrario della Bundesbank, a inizio dicembre la BCE dovrebbe annunciare il “QE2”: avverrà così l’aggiustamento dell’attuale piano di acquisto di asset in termini di dimensioni, composizione e durata. Inoltre potrebbe anche essere annunciato un nuovo taglio al tasso sui depositi (ora a -0,2%), probabilmente di dieci basis point.

Insomma Draghi è pronto a fare tutto il necessario per far risalire i prezzi. Il numero uno dell’Eurotower è preoccupato anche per la bassa crescita economica: sia quella globale (quest’anno sarà la più debole dal 2009) sia quella nell’area euro (il rimbalzo sarà il più fiacco dal 1998).

In pratica, in base alle stime attuali, la ripresa dell’economia dell’Ue-18 avrebbe bisogno di altri 31 trimestri per riguadagnare i livelli pre-crisi. Troppi. La BCE agirà ancora e forse non solo a dicembre. Chi pagherà maggiormente le conseguenze di nuovi stimoli monetari? L’euro, ma ciò non dovrebbe dispiacere molto a Draghi & co.

Serve una valuta più debole per rilanciare l’export. Ecco, quindi, che la moneta unica non dovrebbe indebolirsi soltanto contro il dollaro, bensì anche su yen, sterlina e altre monete importanti. Il cambio Euro/Dollaro dovrebbe presto raggiungere 1,05 e forse anche i minimi di area 1,0460, ovvero i livelli più bassi da inizio 2003.

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