Donald Trump è un malato mentale grave: l’allarme degli psichiatri

Flavia Provenzani

15 Giugno 2017 - 17:49

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Donald Trump mostra davvero dei segnali di malattia grave oppure è l’ennesimo complotto contro un presidente scomodo? L’allarme degli psichiatri.

Donald Trump è un malato mentale grave: l’allarme degli psichiatri

Per alcuni Trump è un malato mentale.

Speravo che Trump, 45° presidente degli Stati Uniti, si sarebbe salvato dalle accuse di malattia a differenza della sua ex rivale democratica - sono numerosi i segnali per cui Hillary Clinton sarebbe gravemente malata - e invece no. Per molti commentatori il dire “è matto” è meglio che ammettere il fallimento del sistema elettorale americano e della classe politica in generale.

È vero: Trump non governa in modo convenzionale, si è circondato di persone competenti e esperte, ha deciso di radunare una cerchia informale di amici, consiglieri e parenti - molti di loro, come lo stesso Trump - senza alcuna esperienza politica. Il presidente non legge i comunicati, non accetta i consigli degli esperti di intelligence e delle persone in generale, rilascia dichiarazioni senza alcun contenuto chiaro e specifico, nelle ultime settimane ha mostrato serie difficoltà a mettere insieme una frase di senso compiuto con soggetto, verbo e complemento, potrebbe aver svelato dei segreti di Stato a concorrenti esteri e sembra non avere rispetto per la Costituzione statunitense, soprattutto sul fronte della libertà religiosa e la libertà di parola. Tutto - apparentemente o meno - vero.

Così, un gruppo sempre più numeroso di commentatori ha iniziato a speculare sul fatto che il presidente americano soffra di demenza, abbia un qualche ritardo o un disordine della personalità di qualche tipo.

Trump è un malato mentale? L’accusa

Donald Trump ha una “malattia mentale pericolosa” e non è adatto a governare gli Stati Uniti. È questa l’opinione di un gruppo di psichiatri lanciato in occasione di una conferenza presso l’Università di Yale.
Gli esperti ritengono che il presidente sia «paranoico e delirante» e definiscono una loro «responsabilità etica» avvertire il popolo americano dei «pericoli» che lo stato psicologico di Trump può portare al paese.
In un intervento alla School of Medicine di Yale a fine aprile il lo psicoterapeuta dott. John Gartner ha dichiarato:

"Abbiamo una responsabilità etica nell’avvertire il pubblico della pericolosa malattia mentale di Donald Trump".

Il dottor Gartner, membro fondatore della Duty to Warn, un’organizzazione composta da diverse dozzine di professionisti della salute mentale che pensano che Trump sia mentalmente incapace di essere presidente, ha dichiarato che il discorso pronunciato in occasione della sua cerimonia di insediamento dello scorso febbraio è solo una delle tante occasioni in cui Trump avrebbe mostrato segnali preoccupanti.

"Non è solo bugiardo o narcisista, ma è anche paranoico e delirante e lo ha dimostrato al paese il primo giorno che è diventato presidente".

Da queste parole è in possibile, però, non notare un certo astio nei confronti del presidente, indipendentemente dall’ipotetico disturbo mentale, che ipotetico rimane fino a prova contraria.

Il dottor Bandy Lee, assistente professore al Dipartimento di psichiatria di Yale, ha dichiarato:

"Come alcuni importanti psichiatri hanno notato, [la salute mentale di Trump] è un elefante in una stanza (è molto evidente,ndr). Credo che il pubblico stia iniziando a rendersene conto e parlarne molto adesso".

James Gilligan, psichiatra e professore alla New York University, durante la conferenza ha dichiarato di aver lavorato con “persone tra le più pericolose per la società", inclusi assassini e stupratori, e che nonostante tutto è convinto della «pericolosità» di Trump.

"Non devi essere un esperto di pericolosità o trascorrere cinquant’anni a studiarla come ho fatto io per sapere quanto sia pericoloso quest’uomo".

Il dottor Gartner ha avviato una petizione online all’inizio di quest’anno per chiedere che Trump fosse rimosso dal suo incarico, affermando che è «psicologicamente incapace di svolgere con competenza i doveri da presidente». La petizione ha finora raccolto più di 41.000 firm ee afferma:

"I sottoscritti, professionisti della salute mentale, credono nel giudizio professionale per cui Donald Trump manifesta una grave malattia mentale che lo rende psicologicamente incapace di svolgere competentemente il dovere del presidente degli Stati Uniti.
E richiediamo rispettosamente che sia rimosso dall’incarico, secondo l’articolo 4 del 25° emendamento alla Costituzione, che afferma che il presidente sarà sostituito se non è in grado di esercitare i poteri e le funzioni del suo ufficio".

Le critiche all’accusa di malattia mentale rivolte a Trump

Le affermazioni presentate in occasione della conferenza a Yale hanno tratto numerose critiche da parte di alcuni psichiatri. Gartner e i suoi colleghi avrebbero violato la «regola Goldwater» dell’American Psychiatric Association, per la quale gli psichiatri non devono dare opinioni professionali su persone che non hanno esaminato personalmente.
Sono stati condannati anche dai Repubblicani, tra cui il presidente del partito repubblicano del Connecticut JR Romano, che ha accusato il gruppo di «lanciare gli standard etici fuori dalla finestra perché non riescono ad accettare i risultati delle elezioni».
Rispondendo alle critiche, Gartner ha dichiarato:

"Questa idea per cui si ha bisogno di parlare personalmente con qualcuno per formulare una diagnosi in realtà non fa alcun senso. Da una parte, la ricerca mostra che l’intervista psichiatrica è il metodo meno affidabile per fare una diagnosi".

E se Trump fosse davvero malato?

Siamo in una situazione in cui un capo di Stato è incapace di svolgere correttamente i suoi doveri? Cosa succede quando un’elite politica arriva alla conclusione che il suo presidente debba essere depositato nell’interesse del Paese stesso? Cosa succede quando un presidente è ritenuto mentalmente inadatto a governare?

Secondo gli studiosi della giurisprudenza americana, il 25mo emendamento della Costituzione statunitense, che consente di rimuovere un presidente dal suo incarico se «incapace di rispettare i poteri e le funzioni del suo ufficio» si applichi nell’ipotesi di malattia mentale.
Ma è necessario essere molto cauti. Trump non gioca secondo le regole e non ha particolare attenzione verso la costituzione del Paese che lo ha eletto. Ma questa non è certamente prova di demenza; può essere solo una dimostrazione del suo impegno nel populismo, che consiste nel suo caso nell’avere una mancanza di rispetto verso la convenzione.

L’unico modo legale per rimuovere il presidente Trump dal suo incarico è l’impeachment. Ma come per molti altri aspetti presenti nella Costituzione degli Stati Uniti - risalente al 18° secolo - questa procedura può rivelarsi lunga e complicata. I membri repubblicani del Congresso sono comprensibilmente contrari a buttare svariati mesi per rimuovere un presidente repubblicano dal suo incarico. E alla fine, il tentativo di impeachment potrebbe anche non riuscire.

Interessante, infine, una raccolta video delle dichiarazioni di Trump correlate con i più tipici sintomi dei disordini mentali più diffusi ad opera di The Daily Conversation:

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