Dichiarazione dei redditi, immobili: come ed in quali casi dichiararli?

Francesco Oliva

7 Luglio 2015 - 07:30

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In tempi di dichiarazione dei redditi gli immobili rappresentano uno dei peggiori incubi per il contribuente italiano. Numerosi sono i dubbi da chiarire. Ecco come procedere.

Dichiarazione dei redditi, immobili: come ed in quali casi dichiararli?

Spesso per i proprietari di immobili sorgono numerosi dubbi su come essi debbano essere indicati in dichiarazione dei redditi e su come vengano, di conseguenza, tassati.
Occorre sapere, in particolare:

  • quali sono i soggetti obbligati a indicare in dichiarazione dei redditi gli immobili;
  • in quale sezione della dichiarazione dei redditi debbano essere indicati gli immobili;
  • quali immobili sono esenti dall’obbligo di indicazione in dichiarazione dei redditi.

Immobili in dichiarazione dei redditi: chi deve dichiararli?

La prima domanda fondamentale è: chi deve indicare gli immobili nella propria dichiarazione dei redditi? Devono assolvere questo adempimento “i soggetti che possiedono a titolo di proprietà, usufrutto o altro diritto reale, fabbricati situati nel territorio dello Stato che sono o devono essere iscritti, con attribuzione di rendita, nel catasto edilizio urbano” (vedi articoli 36 e seguenti del TUIR). Il titolare della sola “nuda proprietà”, in caso di usufrutto o altro diritto reale, non deve dichiarare il fabbricato.

In quale sezione della dichiarazione dei redditi vanno indicati gli immobili

I contribuenti titolari di partita IVA devono indicare gli immobili nel quadro RB del Modello UNICO.
I lavoratori dipendenti ed i pensionati, invece, devono indicare gli immobili nel quadro B del modello 730.

Immobili in dichiarazione dei redditi: quali non vanno indicati?

La normativa fiscale sugli immobili prevede una serie di casi in cui essi sono esenti dall’obbligo dichiarativo, in particolare:

  • le costruzioni rurali utilizzate come abitazione che appartengono al possessore o all’affittuario dei terreni e che effettivamente sono adibite ad usi agricoli. Il relativo reddito, in questo caso, è già compreso in quello catastale del terreno. Le unità immobiliari che sulla base della normativa vigente non hanno i requisiti
    per essere considerate rurali devono essere dichiarate utilizzando la rendita presunta. In ogni caso, sono considerate produttive di reddito di fabbricati gli immobili appartenenti alle categorie A/1 e A/8 e quelli di lusso;
  • gli immobili strumentali alle attività agricole e destinate, per esempio, alla conservazione dei prodotti o delle attrezzature utilizzate nello svolgimento dell’attività;
  • gli immobili rurali destinati all’agriturismo;
  • gli immobili in ristrutturazione, purché sia stata rilasciata apposita licenza, concessione o autorizzazione per il restauro;
  • gli immobili totalmente adibiti a musei, biblioteche, archivi, cineteche ludoteche, ed emeroteche aperti al pubblico. La condizione fondamentale affinché non vi sia obbligo dichiarativo è la mancata percezione di reddito da parte del proprietario. Questa fattispecie deve però essere comunicata all’Agenzia delle Entrate entro tre mesi dalla data in cui ha avuto luogo l’apertura al pubblico;
  • gli immobili utilizzati per fini religiosi, purché non dati in locazione;
  • gli immobili esclusivamente utilizzati per lo svolgimento di un’attività imprenditoriale, artistica o professionale.

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