Dicembre 2012 da fine del mondo per gli italiani: pressione fiscale alle stelle

Daniele Sforza

6 Dicembre 2012 - 15:13

Dicembre 2012 da fine del mondo per gli italiani: pressione fiscale alle stelle

Dicembre nero per un’Italia già nel caos e che si avvia verso una pericolosa instabilità politica (ritornano gli speculatori?): a dicembre la pressione fiscale è da record, registrando una crescita del 94,5% rispetto all’anno scorso: dai 5,1 miliardi di dicembre 2011 ai 9,9 miliardi di dicembre 2012. A pesare sui contribuenti italiani l’Imu, il canone Rai e le tasse auto. Insomma, si può dire che quest’anno gli italiani il regalo lo faranno allo Stato.

Natale povero: Confcommercio e Anci accusano

Addio tredicesime: nonostante l’incremento dell’1,5% del monte complessivo rispetto allo scorso anno, al posto di essere versate per il budget alimentare del cenone della vigilia e del pranzo di Natale e per i regali, andranno prevalentemente a contribuire a infoltire le casse di uno Stato attualmente precipitato in una situazione politica e che influenzerà anche la situazione economica (lo spread è infatti destinato a risalire). Si prevede infatti un calo consistente della parte di tredicesima riservata ai consumi (dai 36,8 miliardi del 2011 ai 32,7 miliardi del 2012).

Sul banco degli imputati, naturalmente, sale l’Imu, che andrà a riempire le casse dello Stato dai 3 ai 7 miliardi in più rispetto alle previsioni iniziali. E proprio per questo motivo Confcommercio ha chiesto al governo di alimentare il fondo taglia tasse con questo supplemento di entrate, restituendo in pratica quanto tolto.

Ad accusare l’imposta (e a rimpiangere l’Ici) anche il presidente dell’Anci, Graziano Delrio: "Abbiamo vissuto mesi di totale incertezza sui tasgli imposti ai Comuni e molti sindaci hanno dovuto tutelarsi. Alcuni hanno scelto un meccanismo di compensazione, mentre altri hanno aumentato le aliquote al fine di risanare i conti e rispettare il patto di stabilità". "Ci attende un 2013 pazzesco per quanto riguarda i tagli", ha concluso. "Con l’Ici saremmo stati più ricchi".

Il Natale si preannuncia povero, almeno a quanto riporta Confcommercio: le previsioni infatti stimano un calo dei consumi natalizi del 13,2% rispetto al 2011.

Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, asserisce tuttavia che in questo clima di depressione generale, vi sono almeno due aspetti positivi: la favorevole e inalterata tradizione di fare i regali, e un venire incontro ai consumatori da parte della distribuzione commerciale, visto che gli ultimi dati relativi ai consumi sono risultati leggermente in calo, oppure stabili.

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