Da ieri si è diffusa la notizia che Marcello Dell’Utri, condannato a sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa e in attesa di giudizio definitivo, era latitante. Dopo ore di ricerche e indiscrezioni di stampa l’avvocato di Dell’Utri ha affermato di essere stato contattato dal suo cliente. L’ex senatore del Pdl ha fatto sapere di essere all’estero per curarsi, ma che sarebbe tornato in tempo per martedì giorno della sentenza definitiva per mafia.
Ma la fuga di Dell’Utri è finita questa mattina quando è stato arrestato dall’intelligence libanese in un lussuoso albergo a Beirut. La polizia ha fatto irruzione nella sua stanza di albergo nella quale ha trovato oltre al passaporto di Dell’Utri anche una consistente somma di denaro. La notizia è stata data in Italia da Angelino Alfano e il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, è subito rientrato a Roma da Torino per apporre il suo via libera alla richiesta di estradizione. A fregare Dell’Utri, rintracciato dall’intelligence libanese, sarebbe stato l’uso della sua carta di credito e l’accensione del cellulare.
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