Berlusconi non è più Senatore e Forza Italia è all’opposizione. Ma il Cavaliere potrebbe riservare delle sorprese
La decadenza di Silvio Berlusconi e la parallela uscita dalla maggioranza di Forza Italia aprono uno scenario politico del tutto nuovo per il nostro Paese.
Dopo due decadi in cui Il Cavaliere, sia che si trovasse a guidare il Governo sia che al contrario manovrasse le fila dell’opposizione, ha rappresentato un punto fermo all’interno del Parlamento italiano, la storia cambia.
Cosa Farà Berlusconi?
Ma si modifica solo la forma, non l’essenza. Perché nonostante molti credano che la decadenza corrisponda ad una vera e propria espulsione dalla Cosa Pubblica, ieri il Cavaliere ha spazzato via qualsiasi dubbio: lui continuerà a fare politica ancora per molto. E se non potrà farla dagli scranni di Palazzo Madama, continuerà nelle piazze, nei circoli di partito, in TV e in tutti quei luoghi in cui si manifesta la volontà di quei cittadini che lo hanno sempre votato e che gli rimarranno fedeli anche dopo la decisione arrivata il 27 novembre.
Chi pensa che Berlusconi sia “politicamente morto” si illude. Non tiene conto di quegli otto milioni di elettori che gli sono ancora fedeli, né delle risorse finanziarie e mediatiche che l’ex Premier ha a disposizione per continuare ad alimentare la propria leadership.
Dal 94, anno del primo Governo Berlusconi, ad oggi, l’ex Senatore ha dovuto affrontare molte difficoltà, ma è riuscito anche, attraverso un carisma politico degno dei migliori statisti, a far risorgere e compattare un centrodestra che prima di lui si presentava sfrangiato e spaesato.
Il destino del centrodestra
Un centrodestra che oggi appare diverso da quello degli ultimi anni, ma che comunque può continuare a dire la sua nelle decisioni che contano.
Perché se la separazione tra Alfano e Berlusconi rappresenta da un lato una spaccatura interna al partito e alla coalizione moderata che ha dominato l’Italia per molti anni, dall’altro potrebbe diventare un’arma a doppio taglio.
Gli ultimi sondaggi politici lo dimostrano. Dal giorno della nascita del nuovo partito guidato da Angelino Alfano, il centro-destra ha recuperato terreno sui rivali che, dal canto loro, adesso puntano tutto su quel Matteo Renzi che con ogni probabilità sarà il nuovo segretario del PD, nonché candidato principale del centro-sinistra al Governo.
Forza Italia all’opposizione
Ma le elezioni potrebbero ancora essere lontane e quindi bisogna tener conto anche delle ripercussioni che la giornata di ieri ha avuto e potrebbe avere sull’esecutivo in carica.
Con l’uscita di Forza Italia, la maggioranza assume un nuovo volto. Il motivo ufficiale della scelta è una totale bocciatura da parte del partito di Berlusconi della Legge di Stabilità, definita da Brunetta “la manovra delle poltrone”, una finanziaria senza coraggio e con troppe tasse.
Forza Italia passa all’opposizione dunque, ma Enrico Letta può ancora contare su Angelino Alfano che con il suo Nuovo Centrodestra, continua a dare un totale appoggio all’esecutivo.
Per adesso dunque, il centrodestra si presenta diviso e il partito del Ministro agrigentino potrebbe diventare l’ago della bilancia sia per la sopravvivenza dell’attuale Governo sia per l’esito delle prossime elezioni politiche.
In tutto ciò, una cosa rimane comunque chiara: l’influenza di Berlusconi sulla politica italiana non è ancora finita.
© RIPRODUZIONE RISERVATA