Italia, debito pubblico da record a 2.218 miliardi. Governo Renzi sotto accusa

Marta Ruggiero

15 Luglio 2015 - 17:34

Nuovo record per il debito pubblico in Italia, che rggiunge quota 2.218,2 miliardi, superando la soglia dei 2.200. Sotto accusa il Governo Renzi.

Italia, debito pubblico da record a 2.218 miliardi. Governo Renzi sotto accusa

Nuovo record per il debito pubblico in Italia; ha, infatti, raggiunto quota 2.218,2 miliardi di euro, aumentando di 23,4 miliardi e superando la soglia sensibile di 2.200 miliardi.
Lo ha annunciato, ieri, Bankitalia nel supplemento dedicato al debito delle Pubbliche Amministrazioni.

Sotto accusa il premier Matteo Renzi e il ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan. Non solo il debito pubblico non ha subito alcuna diminuzione - così come invece avevano assicurato i leader di governo - ma è addirittura aumentato, raggiungendo limiti mai visti prima. Il debito, rispetto ai dati di maggio, è aumentato ancora.

Secondo quanto afferma Bankitalia, nel supplemento “Finanza pubblica, fabbisogno e debito”, la quota raggiunta è da record:

L’incremento del debito è stato superiore al fabbisogno del mese (4,3 miliardi) principalmente per l’aumento di 17,8 miliardi delle disponibilità liquide del Tesoro (a fine maggio pari a 100,9 miliardi, 92,3 a maggio del 2014). Nel complesso, la rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione, il deprezzamento dell’euro e l’emissione di titoli sopra la pari hanno accresciuto il debito per 1,3 miliardi.

Ad attaccare il Governo Renzi è il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta, che - attraverso un tweet - ieri si è rivolto direttamente al ministro Padoan, dandogli del bugiardo:

Nuovo record per il debito pubblico italiano. Pier Carlo Padoan, ma non doveva ‘stabilizzarsi e diminuire’? Bugie.

Non ha tardato ad arrivare la replica dal Ministero dell’economia e delle Finanze:

I raffronti nel tempo e tra paesi sono sul debito in rapporto al Pil, non in valore assoluto.

Italia, debito pubblico: i dettagli
Se si prendono in esame i sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 22,9 miliardi, mentre quello a livello locale è cresciuto di 0,5 miliardi. Il debito degli Enti di previdenza, invece, è rimasto pressoché invariato.
Le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato ammontano a 31 miliardi, e sono stabili rispetto a maggio e allo stesso mese del 2014. Quest’anno, nei primi cinque mesi, le entrate tributarie sono state complessivamente pari a 146,2 miliardi, registrando un lieve aumento rispetto a quelle relative allo stesso periodo dell’anno precedente (145,4 miliardi).

Il Cadacons dà un dato rispetto agli effetti che il debito pubblico avrà sugli italiani: si tratta di una tassa occulta che pesa quasi 37 mila euro su ogni cittadino, comportando un aumento di quasi 400 euro in un solo mese.

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