Chi lavora in pizzeria gestirà ordinazioni in modo semplice e veloce
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Milano, 17 apr. (Labitalia) - Si chiama PizzAut App, l’applicazione progettata e realizzata da Samsung appositamente per consentire ai ragazzi affetti da autismo di poter lavorare in pizzeria e raccogliere le ordinazioni in modo più rapido e agevole. L’applicazione è nata dalla collaborazione con PizzAut, associazione fondata nel 2017 con l’obiettivo di aprire la prima pizzeria in cui lavorino persone con autismo con il sostegno di terapeuti e professionisti della ristorazione. Il progetto, ideato da Nico Acampora, papà di un bimbo autistico e condiviso da un gruppo di genitori con ragazzi con autismo, residenti tra le province di Monza e Brianza e Milano, punta ad avviare uno spazio di inclusione sociale gestito dagli stessi ragazzi affetti da questo disturbo. Per realizzare questo progetto, sul sito www.pizzaut.it è stata attivata una raccolta di donazioni che ha raggiunto più di 50 mila euro.
Grazie a questa applicazione, basata su immagini, i professionisti di PizzAut, camerieri, pizzaioli, personale di sala con autismo, che potrebbero avere difficoltà a esprimersi sia oralmente che per iscritto, saranno in grado di registrare le ordinazioni e comunicarle in cucina. Il progetto PizzaAut e l’applicazione appositamente sviluppata da Samsung consentiranno alle persone con autismo di accedere a una professione per la quale il contatto e l’interazione con il pubblico è un elemento chiave. Grazie anche a questa applicazione le persone autistiche che lo vorranno potranno lavorare in pizzeria semplicemente grazie a un tablet e così accedere a una professione che vive del contatto con il pubblico.
Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità, un bambino su 160 ha un disturbo dello spettro autistico (Asd) che inizia nell’infanzia e tende a persistere nell’adolescenza e nell’età adulta. Il fenomeno è in crescita e solo in Italia coinvolge circa 500mila famiglie. L’insieme dei disturbi comprende principalmente l’area del linguaggio e della comunicazione, quella dell’interazione sociale e degli interessi ristretti e stereotipati. Solitamente l’autismo si manifesta nei primi 3 anni di vita e le cause risultano ad oggi ancora sconosciute. Samsung è da anni impegnata in diversi progetti volti a implementare le proprie risorse tecnologiche a supporto della società nel suo complesso. La tecnologia rappresenta sicuramente un elemento facilitatore, in grado di contribuire al miglioramento della qualità di vita delle persone diversamente abili, essere un veicolo con il quale contribuire alla riconquista dei diritti da parte di coloro che ne sono spesso privati e, non ultimo, contribuire a favorire l’inclusione sociale.
“Siamo convinti -commenta Mario Levratto, head of marketing
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