Nonostante il freddo che lambisce la nostra penisola sono giorni davvero caldi per la politica estera italiana a livello europeo, il tutto per questioni relative all’economia.
Il primo caso problematico che vede l’Italia al centro della polemica è la posizione di Lorenzo Bini Smaghi, membro del comitato esecutivo della BCE che la Francia vuole fuori dalla banca centrale per far posto ad un francese, dato che l’Italia guadagna già una poltrona assai importante nel board con l’entrata in scena di Mario Draghi alla presidenza.
La situazione è in stallo da un bel pezzo dato che da diversi mesi Bini Smaghi evita di rassegnare le dimissioni pretese dai francesi, i quali non la stanno prendendo benissimo e continuano a lanciare ultimatum. A tal proposito queste le recenti parole di Sarkozy: «Mario Draghi è un ottimo candidato e sono felice di sostenerlo, ma sarebbe curioso se su sei componenti del comitato l’ Italia si ritrovasse con due rappresentanti e la Francia nessuno».
Il secondo caso che vede l’Italia al centro è ancora più grave e vede il presidente del consiglio Silvio Berlusconi in trincea contro Sarkozy e Merkel che si sono concessi addirittura una risata per sottolineare in modo palese e teatrale la loro sfiducia rispetto alla capacità del leader del governo italiano di mantenere gli impegni presi sul fronte della gestione delle finanze pubbliche: una mossa che di nuovo serve alla Francia per distogliere l’attenzione sui suoi conti ma che ha messo Berlusconi sotto forte pressione.
Berlusconi ha accusato il colpo ed ha convocato oggi un consiglio dei ministri per velocizzare la riforma delle pensioni (la contrarietà della lega su questo tema fa scricchiolare di nuovo il governo) ma non ha rinunciato nel tardo pomeriggio di oggi ad un comunicato che sa di contrattacco.
Insomma, la tensione all’interno dell’unione europea si fa sempre più palpabile e la situazione rischia di scoppiare da un momento all’altro. Sarà l’italia la miccia che farà esplodere il default europeo?
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