CySEC, novità: stop ai call center dei Forex broker fuori l’UE

Flavia Provenzani

06/02/2017

La CySEC, autorità finanziaria di Cipro, obbliga tutti i broker sotto la sua supervisione di chiudere i call center allocati al di fuori dell’Unione Europea.

CySEC, novità: stop ai call center dei Forex broker fuori l’UE

La CySEC (Cyprus Securities and Exchange Commission), autorità di regolamentazione finanziaria di Cipro, ha compiuto un altro nuovo passo nel tentativo di aumentare il controllo delle società fornitrici di servizi finanziari che operano sotto la sua supervisione.

La novità, questa volta, riguarda la chiusura dei call center dei broker Forex e CFD che si trovano al di fuori dell’Unione Europea.

Da mesi, ormai, l’autorità sta diventando gradualmente più dura sul fronte dei requisiti richiesti dalle società di investimento che hanno deciso di porre a Cipro la propria sede.

Alla fine dello scorso anno la CySEC ha annunciato una serie di novità: ha incaricato i broker sotto la sua supervisione di impostare di default la leva finanziaria offerta ai clienti a 1:50 e ha vietato l’offerta di bonus legati ai depositi di trading. L’ultimo provvedimento normativo recentemente pubblicato dalla CySEC affrontare la condotta commerciale dei broker, e in particolare le loro operazioni all’estero.

Novità CySEC: stop alle operazioni sospette fuori dall’UE

Ai broker regolamentati dalla CySEC, l’ente ha recentemente richiesto di svolgere le proprie vendite e l’attività di commercializzazione dalla sede centrale del broker o da un altro paese membro dell’Unione Europea. Il cambiamento sembra essere orientato soprattutto nei confronti dei broker israeliani e delle società che hanno esternalizzato le attività di marketing nell’Estremo Oriente.

A giustificazione della decisione, la CySEC afferma che i broker sotto la sua supervisione hanno difficoltà a fornire al regolatore dati sufficienti che possano dimostrare che i dipartimenti all’estero dei broker stessi non stiano violando le normative imposte dall’autorità cipriota.

Tali pratiche prevedono il contatto tramite call center di persone anche non clienti e lo sfruttamento di database di numeri telefonici per contattare i clienti e spingerli ad investire di più.

Inoltre, in base alle nuove regole prevista dalla MiFID II europea che entrerà in vigore a gennaio 2018, le aziende dovranno tenere un registro di tutte le comunicazioni con tutti i clienti fino ad un massimo di 7 anni.

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