Drammatico l’anno che si è appena concluso per quanto riguarda il mercato delle auto; infatti, secondo i dati rilasciati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in tutto nel 2012 sono state immatricolate 1.402.089 vetture, registrando un calo del 19,9% rispetto al 2011. L’automobile diventa quindi un bene di lusso per il nostro paese che ritorna ai livelli del 1979 quando le immatricolazioni si attestarono a quota 1.397.039.
I dati
Secondo Federauto, inoltre, il 2013 farà registrare un ulteriore peggioramento con volumi vicini a 1 milione e 330 mila unità. Nel 2012, l’italiana Fiat ha registrato un calo del 19,4% e addirittura del 20,2% nel mese di Dicembre, con 25.385 vetture immatricolate. Situazione opposta invece in Brasile, dove si registrano 838.000 veicoli immatricolati nel 2012, 759.000 prodotti e un aumento dell’11% rispetto al 2011.
Male anche l’usato, che solitamente registra dati più confortanti; non è questo il caso ora, in quanto il 2012 ha fatto registrare un calo del 9,8% nei trasferimenti di proprietà e ancora più drammatico il dato di Dicembre, che si attesta a -16,1%. Male anche il noleggio, in calo del 9,9% con 251.622 immatricolazioni.
Le cause della crisi
Il presidente dell’UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) Jacques Bousquet, spiega a proposito che, "La crisi che sta attraversando il settore coniuga al suo interno sia aspetti congiunturali sia strutturali. Il generalizzato aumento della pressione fiscale e dei costi di gestione, in particolare, ha determinato, oltre al depauperamento delle risorse economiche degli automobilisti, una modifica nelle abitudini di consumo della mobilità" e aggiunge, "Gli italiani si sono trovati davanti alla necessità di ridurre l’uso dell’automobile, con conseguente calo delle percorrenze medie e dei consumi di carburante (in media oltre il 10% in meno per benzina e gasolio), pur continuando a sostenere spese più elevate proprio per il carburante, per l’assicurazione, il bollo, ecc".
Il futuro è in Cina
Secondo le previsioni del Financial Times, nel 2013 la Cina sorpasserà l’Europa; i dati parlano infatti di una produzione cinese a quota 19.6 milioni di automobili contro i 18.3 milioni di Ue, Turchia e Russia. Si prevede che l’Europa scenderà al 20% (dato drammatico se paragonato al 35% del 2001 e al 50% del 1970), mentre il mercato dell’auto cinese toccherà il record del 23,8%, un vero e proprio boom se si pensa che nel 2001 in Cina venivano prodotte solo il 3,5% delle autovetture.
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