Crisi in Grecia: piano di austerità con tagli per 9,5 miliardi di euro

Erika Di Dio

20 Settembre 2012 - 12:16

Crisi in Grecia: piano di austerità con tagli per 9,5 miliardi di euro

È previsto per oggi pomeriggio il nuovo incontro tra il Primo Ministro greco Antonis Samaras e i funzionari della troika (Ue, Fmi, Bce), riuniti ad Atene per valutare il progresso delle riforme nel paese e la possibilità di ricevere la nuova tranche di aiuti; fonti accreditate assicurano che un ultimo incontro potrebbe essere accordato per domenica, al ritorno di Samaras da Roma, per finalizzare il piano.

Ancora tagli: il piano impopolare

Le discussioni sul piano di austerità vanno avanti ormai da inizio settembre, ma i nuovi tagli alla spesa, parte di un piano di austerity di quasi 12 miliardi di euro, avvicinano il paese martoriato dalla crisi economica, forse, alla soluzione dell’accordo, necessario per permettere ad Atene di ottenere un ulteriore aiuto. Per adesso, solo 2 miliardi separano ancora il Ministero delle Finanze e la Troika, che ora si sono accordate per tagli al bilancio di 9.5 miliardi di euro contro gli 11,5 richiesti in partenza. Il piano include nuovi tagli agli stipendi e alle pensioni, riduzioni in prestazioni sociali, in spesa sanitaria, in stipendi del settore pubblico.

Molto scettica, però, la Troika ha pressato Atene per innalzare l’età pensionabile dagli attuali 65 anni ai 67. Come conseguenza, ci si aspettano già numerosi episodi di resistenza pubblica, fra cui soprattutto lo sciopero generale di 24 ore previsto per il 26 settembre, data in cui il parlamento greco dovrà discutere circa le nuove misure di austerity.

La Grecia chiede altri 2 anni

A causa di una recessione più profonda di quanto previsto, che si pensa porterà ad una contrazione economica del 6-7% oltre ad un ulteriore aumento del tasso di disoccupazione, il paese dice di aver bisogno ancora di 2 anni. Parla del futuro il vice ministro della Finanza Christos Staikouras, che ha detto al parlamento "La nuova tranche di 31 miliardi di euro è di fondamentale importanza. Il 90% circa andrà alla Grecia e sarà utilizzato per ricapitalizzare le banche, accrescere la liquidità e coprirà i debiti in sospeso, nella massima misura possibile".

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