La domanda che ormai tormenta da mesi la popolazione greca è: il paese riuscirà mai a salvarsi? Il clima di pessimismo e di scetticismo dilaga sempre di più e nessun piano proveniente dal governo nazionale o dai partner internazionali, sembra essere in grado di riportare speranza negli animi dei cittadini greci.
Intanto, vanno avanti gli incontri tra il governo greco e i vari partner internazionali per il nuovo piano che porterà tagli al bilancio di 11,5 miliardi di euro per garantire nuovi aiuti internazionali da 31,5 miliardi. Domani pomeriggio si incontreranno invece i leader dei tre partiti del governo di coalizione (il leader di centro destra, Antonis Samaras, il leader socialista Evaghelos Venizelos e quello della Sinistra Democratica Fotis Kouvelis), per modificare ulteriormente le misure di austerity.
L’umore nero della popolazione
Anche se la Grecia riceverà effettivamente una nuova ancora di salvezza dall’Europa, questo poco importa alla popolazione, che critica fortemente le scelte di governo per aver fatto poco o niente per riattivare la competitività dell’economia o per attirare investimenti esteri. Il problema fondamentale verte nell’economia reale di ogni giorno: sempre più gente lascia le proprie case di città per ritornare in campagna, ora che il lavoro nelle grandi città diminuisce.
La popolazione è ulteriormente critica nei confronti del governo per non aver trovato una soluzione ai mali radicati della società greca, fra i quali la corruzione e il nepotismo e si sfoga con manifestazioni di piazza, scioperi vari e c’è chi addirittura parla della possibilità di una sommossa per il prossimo 26 settembre.
Il peggioramento degli ultimi mesi: i dati
Questo è già il quinto anno di recessione per la Grecia, la cui economia ha subito un forte crollo anche negli ultimi mesi, a causa di nuovi tagli alla spesa ed un forte aumento delle tasse. La crescita è scesa del 6,2 %, e si pensa che arriverà al 7%, mentre il tasso di disoccupazione è aumentato arrivando lo scorso mese al 23,6 %.
Un nuovo incontro tra il Ministro delle Finanze, Giannis Sturnaras, e i tre rappresentanti della troika (Matthias Mors, Klaus Mazuch e Paul Tomsen), è previsto per oggi pomeriggio: si discuterà dei problemi del momento, fra i quali l’abolizione della tredicesima e della quattordicesima per i lavoratori statali, i tagli ai sussidi per gli invalidi e l’innalzamento dell’età pensionabile.
La stabilità del paese è messa sempre più a dura prova e cresce sempre di più la convinzione che senza dei cambiamenti fondamentali, una soluzione è pressoché inesistente.
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