Crisi e disoccupazione: secondo Draghi nessuna colpa per l’euro

Felice Di Maro

1 Luglio 2014 - 09:41

Mario Draghi, presidente della Bce, nell’intervista rilasciata al Telegraaf il 21 giugno a cura di Martin Visser e Ronald Van Gessel ha proposto alcune analisi che sono degne di attenzione.

Crisi e disoccupazione: secondo Draghi nessuna colpa per l’euro

Il 5 giugno il Direttivo della Bce ha adottato tassi più bassi (tasso di deposito negativo per le banche); i finanziamenti alle banche saranno subordinati alla concessione di credito e si presenterà un programma per acquisti di titoli.

Il 21 giugno, Mario Draghi, presidente Bce, nell’intervista rilasciata al Telegraaf a cura di Martin Visser e Ronald Van Gessel ha fatto alcune analisi che sono degne di attenzione.

“E’ legale per la Bce acquistare titoli sovrani?”
Mario Draghi risponde: "Senza dubbio è possibile nell’ambito del nostro mandato, se gli acquisti sono mirati al conseguimento della stabilità dei prezzi. Non ci è permesso fornire finanziamento monetario agli Stati."

Ok, questa è l’Unione europea.
Come si affrontano allora nodi come lavoro e inflazione bassa?
Resta anche l’interrogativo su come sarà possibile l’unanimità anche rispetto a "quantitative easing" in quanto si risponde:

"Ogni ipotesi sarebbe prematura, un quantitative easing può includere titoli sovrani ma anche prestiti privati. Ne discuteremo a tempo debito."

Sul tema è chiaro che al momento si naviga a vista.
L’intervista continua su un tema caldo:

“La sua dichiarazione, "salvare l’euro a ogni costo", con l’annuncio del programma di acquisto di titoli sovrani, è stata una svolta. E’ ancora necessaria o no?”

"Il programma delle Outright monetary transactions (Omt) è mirato a un rischio specifico di spaccatura dell’eurozona." Ha risposto Draghi.

Sappiamo bene le polemiche di fuoco che ci sono state per queste operazioni, niente però si dice di come si risolvano le crisi economiche degli stati.

Quali sarebbero gli strumenti di politica monetaria? Si tratta di interrogativi ai quali non si danno risposte.

Le Omt sono come la bomba atomica, fanno notare gli intervistatori.
Il colloquio continua chiedendo proprio quali saranno i prossimi passi. Mario Draghi risponde:

"Questa è materia di decisioni politiche. La sovranità su accordi di bilancio è stata condivisa. Bisognerebbe fare così anche per mercato del lavoro e competitività, burocrazia e mercato interno. La sovranità va condivisa al di sopra del livello nazionale. Ci sono diverse opzioni: dare più poteri alla Commissione Ue o agli Stati membri nel Consiglio europeo o creare nuove istituzioni europee. Non spetta a me decidere."

Sembra chiaro che l’unione monetaria necessita ancora di essere completata e a riguardo il presidente della Bce afferma:

"… molto ancora serve per una perfetta unione monetaria. Il prossimo passo è subordinare anche le riforme strutturali a una disciplina europea."

Ma se l’unione monetaria non è stata ancora completata e chiaramente si vuole salvare l’euro intanto nessuno spiega come ripartiranno gli investimenti.
A riguardo rispetto alla visione popolare della causa di crisi e disoccupazione proprio nella moneta unica, interessante quanto sostiene Draghi:

"Crisi e disoccupazione sono il risultato di una gravissima difficoltà finanziaria e in parte di politiche economiche errate. L’euro non le ha causate. Dobbiamo porre fine alla crisi nell’eurozona e tornare a creare crescita e lavoro."

Politiche economiche errate... ma la Bce possibile che non abbia colpe?

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