Novità importanti per la crisi dell’euro: Draghi dice si alla supervisione sui bilanci dei governi, proposta dalla Germania.
Da Berlino, il presidente della BCE ha confermato di sostenere i tedeschi nella
proposta di istituire un supervisore in Europa, che si occupi di controllare i budget governativi delle nazioni dell’euro-zona.
Il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble vuole che il cosiddetto “commissario di valuta” abbia il potere di veto sui bilanci nazionali dei membri della zona euro. “Si tratta di una proposta che supporto esplicitamente” ha rivelato Draghi allo Spiegel Magazine.
Piani per imporre limiti sui disavanzi di bilancio sono già stati approvati da 25 dei 27 membri dell’Unione Europea. Solo il Regno Unito e la Repubblica Ceca hanno deciso di non supportare le nuove norme.
Draghi: “i paesi devono cedere parte del proprio potere all’Europa”
“Se vogliamo ristabilire la fiducia nell’euro-zona, i paesi devono cedere una parte della propria sovranità all’Europa” ha riferito Draghi convinto.
Il supervisore avrebbe il potere di prendere decisioni giuridicamente vincolanti nei confronti dei singoli governi nazionali, che attualmente è concesso solo al commissario dell’UE.
La perdita permanente di sovranità nazionale sui bilanci pubblici era stata fortemente richiesta a Bruxelles dalla Germania, in un momento in cui i contribuenti dell’euro-zona, in particolar modo i tedeschi, hanno compreso che si vedranno costretti a pagare personalmente il conto, per risolvere la crisi dell’euro.
Un’unione bancaria, che è attualmente sottoposta a diversi approfondimenti e revisioni, renderà l’euro-zona collettivamente responsabile per eventuali perdite associate a futuri salvataggi bancari, a prescindere dalla provenienza della banca problematica. Attualmente però, ci sono diversi dubbi riguardo alla possibilità che questa condivisione dei rischi coinvolga anche il salvataggio del sistema bancario della Spagna.
La questione della Grecia
Intanto crescono le aspettative per quanto riguarda la Grecia e un possibile alleggerimento del suo debito, grazie a nuovi fondi di salvataggio da parte dell’euro-zona.
Al riguardo Schaeuble si è espresso duramente affermando: “un debitore che non è in grado di ripagare il suo debito non dovrebbe ricevere nuovi fondi. Vorremmo che per legge, fosse impedito di fare di più”.
Il ministro tedesco ha lasciato comunque aperta la porta alla possibilità di un accordo in base al quale i fondi per il salvataggio possano essere utilizzati dalla Grecia per riacquistare i debiti del settore privato a basso costo, secondo quelli che sono attualmente i prezzi del mercato.
Alla Grecia è stato anche richiesto di soddisfare i tagli alla spesa per i prossimi due anni, come desiderato dai creditori internazionali. La settimana scorsa il ministro delle finanze greco Yannis Stournaras aveva sostenuto che una proroga del termine era stata concordata. Ma sia Draghi che Schaeuble hanno replicato con una secca smentita, affermando che l’accordo per il via libera della seconda tranche di aiuti alla Grecia non era ancora stato raggiunto.
I prossimi giorni saranno importanti per comprendere le decisioni che prenderanno le parti riguardo a queste nuove riforme. Sapranno davvero trascinare l’Europa fuori dalla crisi?
© RIPRODUZIONE RISERVATA