CRISI DEBITO, MONTI. Date le ottime credenziali - laurea in economia e management presso l’Università Bocconi, studi universitari a Yale e un decennio a Bruxelles come commissario Ue -, si potrebbe pensare che Mario Monti, abbia tutta le carte in regola per risollevare l’Italia, trascinando il paese fuori dalle sabbie mobili. Analisti politici sostengono che in virtù della sua vasta conoscenza di economia, tenderà probabilmente a formare un governo tecnocrate, privilegiando gli esperti tecnici piuttosto che politici. Ma la sua nomina non è stata senza opposizione.
Il Partito di Silvio Berlusconi, il Popolo della Libertà (PdL), è attualmente diviso tra coloro che sostengono e coloro che si oppongono al nuovo governo Monti. Solo questo mette in evidenza il rischio che Monti e i suoi uomini potrebbero non ottenere il sostegno del parlamento, necessario per l’implementazione del programma di riforme. Naturalmente, ciò potrebbe influenzare negativamente la capacità del nuovo governo di attuare in modo efficace i cambiamenti, su tutta la linea.
Eppure, non si può negare che ci sia ottimismo per Mario Monti: sono in molti a ritenere che sia il tipo di leader di cui l’Italia ha bisogno per sterzare, e deviare dal rischio default. Il suo mandato potrebbe rappresentare una ventata di aria fresca, una boccata di ossigeno dopo l’era Berlusconi.
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La fiducia e il supporto per il governo Monti, sembrano già dare i primi frutti: il rendimento dei Btp a 10 anni è sceso più di 100 punti base, dal 7,48% della scorsa settimana. Anche la coppia EUR / USD ha chiuso bene Venerdì, pareggiando le perdite registrate all’inizio della settimana.
Già denominato "Super Mario" (un soprannome già attribuito ad un altro italiano, ovvero l’attuale numero uno della BCE, Draghi), Monti ha messo gli occhi sul ripristino della salute finanziaria d’Italia, centrando il focus sulla crescita. Come un vero supereroe, ha detto che "lo dobbiamo ai nostri figli per dare loro un futuro dignitoso e pieno di speranza". Un obiettivo molto nobile, se così si può dire!
Ora, questo non vuol dire che la strada davanti a Monti sarà più agevole di quanto non fosse quella dinanzi a Berlusconi. Monti avrà bisogno di una squadra forte e ben allenata che possa aiutarlo a risolvere i bilanci del Paese.
Senza dubbio, il nuovo governo avrà ancora un sacco di lavoro da fare in quanto dovrà vedersela con la montagna di debito del Paese, il rilancio della crescita economica e, contestualmente, pensare a riconquistare la fiducia perduta dei mercati. Ma la linea di fondo è che Monti presenta una nuova speranza e un nuovo inizio, aspetti, questi, che potrebbero rivelarsi esattamente ciò di cui l’Italia ha bisogno per rialzarsi e tornare a nuova vita.
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