La produttività industriale negli USA, è calata dell’1,2% nell’ultimo mese, dopo che l’uragano Isaac ha causato l’arresto delle piattaforme petrolifere e di gas nel Golfo del Messico.
Al tempo stesso la produzione delle fabbriche ha subito un rallentamento dello 0,7%, segno evidente che gli investitori americani sono riluttanti ad acquistare azioni in un clima economico così incerto.
In controtendenza le vendite al dettaglio
Le vendite al dettaglio sono invece aumentate per il secondo mese consecutivo ad agosto, secondo quanto riportato dai dati ufficiali.
L’incremento è dovuto in gran parte alla maggiore spesa per il carburante. L’incremento del costo della benzina, rappresenta il più veloce aumento mensile dei prezzi da tre anni, in crescita del 0,6% rispetto al mese di luglio. Ma se escludiamo gli aumenti dei prezzi del carburante, l’aumento complessivo mensile è stato solo dello 0,1%.
L’inflazione nell’anno è salita all’1,7%, rispetto all’1,4% del mese di luglio, ma ancora ben al di sotto dell’obiettivo del 2% stabilito dalla Federal Reserve.
La spesa per i veicoli a motore e parti di automobili è in forte aumento rispetto all’anno precedente, in crescita del 10,7%.
La vendita di abbigliamento e le spese per i lavori di ristrutturazione della casa sono aumentati entrambi del 5,8% rispetto ad agosto 2011.
Il dato è leggermente migliore rispetto alle previsioni, ma alcuni analisti temono che l’aumento della spesa possa essere mitigato da un aumento dell’inflazione.
"C’è un rischio reale che l’aumento del costo del cibo e del carburante possa aggiungere ulteriore pressione sul potere di spesa delle famiglie", ha detto Chris Williamson, capo economista di Markit.
Inoltre, le società statunitensi rimangono riluttanti ad assumere. Il mese scorso, hanno aggiunto 96.000 unità di personale al libro paga degli Stati Uniti, appena al di sotto dei 100.000 necessari per assorbire l’aumento della forza lavoro.
La ripresa economica americana potrebbe aver subito un rallentamento a causa dell’annuncio di giovedì della FED, che ha deciso di immettere liquidità per 40 miliardi di dollari nell’economia americana.
Continua l’altalena dei risultati economici per gli Stati Uniti, che hanno ormai abituato gli analisti a prestazioni in chiaroscuro.
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