Crisi, UE: Summit fa rima con Merkel

Nadia Fusar Poli

26/10/2011

Crisi, UE: Summit fa rima con Merkel

SUMMIT UE. A poche ore della riunione dei 27 sul destino dell’Unione europea, Angela Merkel ha ribadito la sua posizione in merito alla risoluzione della crisi: incrementare l’haircut sul debito greco. La Germania non pagherà un centesimo in più per il Fondo europeo di stabilità finanziaria. Questo è fuori discussione.

Al vertice di Bruxelles, i leader UE sapranno tracciare una linea netta per salvare l’Euro? Per Angela Merkel il motto è "adesso o mai più". Il cancelliere tedesco lo riconosce: l’incontro dei ventisette membri dell’Unione europea, seguito da quello, più ristretto, dei leader della zona euro, si prospetta come il summit dell’ultima chance.

Mercoledì mattina, davanti al parlamento tedesco, la Merkel ha promesso che si lavorerà fino a quando non si giungerà ad una "soluzione praticabile." Un discorso che ha convinto i membri del Bundestag dal momento che hanno ampiamente convalidato il suo mandato con 503 voti a favore su un totale di 596.

Per evitare che la crisi greca possa innescare un circolo vizioso in Europa, il cancelliere vuole esigere "una risposta molto più importante" da parte del settore privato, rispetto a quella richiesta nell’accordo del 23 luglio. Il vertice si era concluso con la definizione di un haircut del 21% sul debito greco per le banche.

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Fuori discussione l’aumento delle garanzie tedesche al Fondo europeo di stabilità finanziaria (EFSF), che vada oltre i 211 miliardi di euro previsti, e l’ipotesi che il fondo di salvataggio possa finanziarsi direttamente presso la Banca centrale europea. Qui risiede la grande spaccatura nell’asse franco-tedesco. Il livello di ristrutturazione del debito greco e il rafforzamento dell’ EFSF infatti, sembrano essere ancora oggetto di aspre discussioni tra Francia e Germania. Berlino è, per ora, in posizione dominante.

Il cancelliere tedesco ha anche chiesto pazienza, soprattutto per la salvezza della Grecia. La strada è lunga e difficile, prima che il paese possa centrare un obiettivo di debito al 120% del prodotto interno lordo nel 2020.

In una prospettiva a lungo termine, Angela Merkel prevede di modificare i trattati dell’Unione europea, cosa che non dovrebbe necessariamente "durare dieci anni". Prudente, il capo del governo avverte tuttavia che non bisogna aspettarsi una rapida conclusione.

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