Crisi Spagna: a novembre sarà ufficializzata la richiesta di aiuti

Ivan Pasquariello

15/10/2012

Crisi Spagna: a novembre sarà ufficializzata la richiesta di aiuti

E’ stato un week end molto importante per la Crisi in Spagna. Secondo alcuni funzionari europei, a novembre sarà ufficializzata la richiesta di aiuti da parte di Madrid.

La Spagna potrebbe richiedere un piano di salvataggio all’euro-zona già dal prossimo mese, secondo quanto riferito dalla CNBC. Se dovesse davvero procedere, la richiesta della Spagna farebbe parte di un programma, che includerebbe un prestito per la Grecia e un piano di aiuto per Cipro, come hanno confermato fonti ufficiali dell’UE.

Il governo spagnolo starebbe seriamente prendendo in considerazione questa possibilità. Per decidere, Mariano Rajoy, ha bisogno di maggiore chiarezza riguardo alle condizioni di accettazione e allo scopo dell’aiuto.

Spagna al centro dell’attenzione dell’UE

La Spagna ha sostituito la Grecia, diventando il sorvegliato speciale numero uno dell’euro-zona. La crisi a Madrid, ha trascinato il paese verso una terribile recessione. Dall’inizio della crisi, i costi di prestito per la Spagna hanno raggiunto livelli insostenibili, soprattutto a lungo termine. Per questo motivo ha cominciato ad aleggiare il dubbio che gli spagnoli avessero bisogno fondamentale di un nuovo piano di salvataggio, dopo aver ricevuto 100 miliardi di euro a giugno, per sostenere la crisi del sistema bancario.

“Ci stiamo muovendo, ci stiamo riflettendo e lo stiamo preparando. Credo la richiesta verrà resa ufficiale a novembre” ha confermato un funzionario dell’euro-zona, direttamente coinvolto nella faccenda degli aiuti spagnoli, ma protetto dall’anonimato per la situazione particolarmente delicata.

Un secondo funzionario ha rivelato: “se dovessi scommettere, scommetterei su novembre piuttosto che ottobre. A quel punto sarebbe un “pacchetto”, che includerà Spagna, Grecia e Cipro, ma non la Slovenia”. “Questo accade perché la Germania e altri stati membri non vogliono affrontare discussioni con i governi nazionali” ha poi aggiunto.

L’opinione pubblica in Germania, così come in Finlandia e nei Paesi Bassi è cresciuta sempre più contraria ai salvataggi dei governi della zona euro. Un piano di salvataggio pubblico per Madrid avrebbe bisogno di ottenere l’approvazione parlamentare in Germania e Finlandia.

Un terzo funzionario europeo, che ha affrontato la questione con i legislatori tedeschi, ha confermato che questi non sarebbero stato disponibili a votare favorevolmente a un piano di salvataggio, a meno che non si trattasse di una questione di vita o di morte. Ha poi aggiunto che Angela Merkel e il ministro delle finanze Wolfgang Schauble, avrebbero avuto probabilmente solo un’ultima chance per sostenere l’euro-zona di fronte al parlamento.

La situazione spagnola

La Spagna ha abbastanza fondi per sopravvivere fino alla fine di ottobre, quando dovrà ripagare 29,5 miliardi di euro di debiti. Ma a quel punto, dovrebbe poter richiedere prestiti a un tasso di interesse minore rispetto all’attuale 5,8-6%. Un governatore spagnolo ha rivelato che il Tesoro sarebbe stato completamente finanziato fino alla fine dell’anno.

Ma il vero problema potrebbe presentarsi a gennaio. Allora ci sarà bisogno di ulteriori finanziamenti, a causa di entrate fiscali in calo e supporto alle regioni indebitate e un rifinanziamento di 19 miliardi di euro previsto per quel mese.

La situazione non migliorerà nel corso dell’anno con un debito spagnolo che arriverà a 207 miliardi di euro nel 2013 rispetto ai 186 miliardi di euro nel 2012.

Ancora una volta, da Bruxelles c’è forte pressione affinché la Spagna accetti la necessità di richiedere un piano di salvataggio, perché questo consentirebbe alla BCE di intervenire con massicci acquisti di obbligazioni spagnole sul mercato secondario, in modo da ridurre i costi finanziari di Madrid.

Il parere di Monti

Dall’Italia, prossimo paese candidato per un piano di salvataggio, Mario Monti ha detto venerdì, che una richiesta spagnola di sostegno sarebbe in grado di calmare i mercati finanziari.

Intanto le discussioni continuano a porte chiuse. In generale, la richiesta spagnola sembra essere inevitabile. Secondo Olli Rehn, commissario agli affari economici e monetari presso l’UE, la Spagna starebbe per chiedere aiuto, ma utilizzando una linea di credito precauzionale, con i fondi che potrebbero essere utilizzati per acquistare titoli alle aste primarie.

Anche Benoit Coeure, membro del comitato esecutivo della BCE, venerdì ha rivelato a Reuters che la BCE potrebbe iniziare ad acquistare titoli spagnoli, anche senza che l’ESM contribuisca in modo diretto.

Tutto quello che dovrebbero fare da Madrid sarebbe firmare un accordo d’intesa con l’ESM riguardo alle condizioni per ottenere l’aiuto e accettare che l’FMI monitori la corretta attuazione di queste, attraverso relazioni trimestrali.

Questa, sarebbe un’ottima notizia per i governatori dell’euro-zona.

Resta da vedere se la Spagna, che aveva già smentito notizie riguardanti una richiesta di aiuto in ottobre, sarà davvero disposta a cedere alle condizioni dell’UE il prossimo mese.

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