Crisi, Cina: il peggio deve ancora venire? PMI manifatturiero

Federica Agostini

23/08/2012

Crisi, Cina: il peggio deve ancora venire? PMI manifatturiero

Contro le aspettative di ripresa, la produzione industriale della Cina è scesa al punto più basso di nove mesi ad agosto come dimostrato dal PMI manifatturiero HSBC. A questo punto ci si chiede se per la seconda economia mondiale, il peggio deve ancora venire.

Il secondo trimestre, segnato da una crescita del 7.6%, è stato considerato da alcuni economisti come il momento peggiore della crescita economica Cinese. Ma secondo alcuni esperti, questa potrebbe essere una visione eccessivamente ottimista.

Frederic Neumann, della HSBC sostiene che "Mentre crediamo che l’economia cinese possa riprendersi a partire dal quarto trimestre, l’idea che il peggio sia passato da maggio-giugno è un eccesso di ottimismo".

Tutti hanno creduto che il governo cinese avrebbe fatto qualsiasi cosa per far ripartire l’economia, ma la verità è che i politici hanno dovuto essere molto cauti riguardo ad un "eccesso di stimoli".

PMI manifatturiero HSBC

L’indice PMI manifatturiero versione flash della HSBC (il primo indicatore del settore manifatturiero in Cina) è sceso ad agosto al 47.8, dal 49.5 di luglio.

Ricordiamo che al di sotto della linea del 50.0 gli indici PMI rivelano una contrazione del settore, dunque in questo caso le premesse non sono delle migliori.

L’aspetto più preoccupante del dato, secondo Neumann è la caduta negli ordini d’esportazione.

"La domanda è scesa più dell’atteso e le aziende si ritrovano con molti invenduti che pesano sull’attività futura".

Secondo alcuni economisti, il secondo trimestre sarebbe stato il fondo della crisi in Cina, ma secondo altri si tratterà del terzo trimestre e allo stesso tempo si dicono fiduciosi di un imminente intervento governativo per supportare la crescita economica con misure adeguate.

"Il governo è consapevole degli ultimi sviluppi, continuiamo ad aspettarci ulteriori incentivi monetari tra agosto e settembre", scrivono dalla Barclays Cina.

Secondo Neumann, infatti, i pessimi dati sul PMI accendono i riflettori sulla necessità di stimoli monetari.

Negli ultimi periodi, i mercati hanno ridotto le aspettative riguardo alla possibilità di interventi da parte della Cina, ma questi dati rimettono in gioco tutte le possibilità.

Gli effetti di tali interventi saranno visibili a partire dal quarto trimestre dell’anno, quando la crescita economia sia ripresa verso l’8/8.5%.

Traduzione per Forexinfo.it a cura di Federica Agostini - Fonte: CNBC

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