Cosa sono gli ETP?

Flavia Provenzani

26/04/2019

26/04/2019 - 13:49

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Cosa sono gli ETP e come investire? Guida su come funzionano gli Exchange Traded Product (ETP), rischi e vantaggi, tipologie e differenze con i fondi comuni.

Cosa sono gli ETP?

Gli ETP, Exchange Traded Product, sono uno strumento finanziario su cui ricade l’attenzione di diversi investitori. Chi si avvicina per la prima volta al trading, tuttavia, potrebbe avere difficoltà a capire cosa sono e come funzionano.

Il termine ETP in italiano si traduce in “prodotti quotati in Borsa”.
Molti trader scelgono in investire in ETP in modo da risparmiare sui costi, che risultano più bassi in confronto ad altri prodotti.

Vediamo con precisione cosa sono e come funzionano gli Exchange Traded Product (ETP), ma soprattutto conosciamo i vantaggi che comporta questo tipo investimento, che sembra riscuotere sempre più successo, e i relativi rischi.

Cosa sono gli ETP?

Gli ETP (Exchange-traded products, in italiano “prodotti negoziati in borsa”) sono uno strumento di investimento che tracciano un titolo sottostante, un indice o altro asset seguendone l’andamento all’interno del mercato di riferimento. Gli ETP operano sul mercato in modo simile alle azioni, il che significa che i loro prezzi possono variare da un istante all’altro e di giorno in giorno. Tuttavia, a differenza delle azioni, i prezzi degli ETP derivano dalle quotazioni dei sottostanti che tracciano.

Si possono usare gli ETP per investire in svariati asset, compresi materie prime, valute, azioni e obbligazioni. Poiché i prezzi degli ETP possono fluttuare, gli investitori hanno un potenziale di guadagno come anche un potenziale di perdita. Gli ETP possono seguire l’andamento di alcuni o centinaia di asset.

In breve:

  • Gli ETP sono degli strumenti che tracciano un titolo sottostante, un indice o altro strumento finanziario.
  • Gli ETP operano sul mercato similmente ai titoli azionari, il che significa che i loro prezzi possono variare da un momento all’altro. Tuttavia, i prezzi degli ETP derivano dai sottostanti che tracciano.
  • Gli ETP sono di solito un’alternativa a basso costo ai fondi comuni di investimento e ai fondi gestiti attivamente.

Come funzionano gli ETP?

Gli ETP nascono per riprodurre le performance di uno strumento finanziario sottostante. Di conseguenza avranno lo stesso andamento di questo strumento e ne riproporranno le variazioni.

Il rendimento che si riuscirà ad avere con questo modo di fare trading avrà un pari valore. Ovviamente i ricavi non riescono a superare quelli del mercato in cui si sta investendo.

Gli ETP sono quotati nello stesso modo di un qualsiasi altro titolo finanziario e nel corso della giornata le variazioni di prezzo vengono aggiornate in tempo reale. Si potrà operare con questa modalità inserendo lo stop-loss agli ordini oppure mettendo un limite d’ingresso.

Tipologie di ETP

Tra le varie tipologie di ETP ne spiccano due: gli ETF e gli ETN.

L’ETP ETF

Un ETF (exchange-traded fund, in italiano “fondo negoziato in borsa”) traccia un paniere di asser d’investimento che può includere azioni e obbligazioni. Di solito un ETF tiene traccia di un indice sottostante, come l’italiano Ftse mib o l’americano S&P 500. Il prezzo di un ETF può salire e scendere proprio come accade a molti strumenti quotati sui mercati finanziari. La popolarità attorno gli ETF deriva dai loro costi bassi poiché vengono gestiti passivamente, non richiedendo quindi il lavoro attivo di un gestore.

L’ETP ETN

Anche gli Exchange-Traded Notes (ETN), come gli ETF, tengono traccia di un indice o altri titoli sottostanti negoziati sui mercati finanziari. Tuttavia, gli ETN sono dei titoli di debito che pagano agli investitori il rendimento derivante dall’indice che tracciano alla data di scadenza prevista al momento della sottoscrizione. Gli ETN sono simili alle obbligazioni in quanto agli investitori viene pagata la quota originaria investita, ovvero il capitale di investimento, alla scadenza, ma non è previsto alcun pagamento dell’interesse.

Inoltre, gli investitori che acquistano un ETN non possiedono concretamente nessuno dei titoli inseriti nell’indice che tracciano. Di conseguenza, la probabilità che gli investitori vedano rimborsati il capitale investito e i rendimenti derivanti dall’indice sottostante dipende dall’affidabilità dell’emittente.
Trattamenti fiscali diversi si applicano ai vari tipi di ETP.

La differenza tra ETP e fondi comuni

Gli ETP sono stati sviluppati con l’obiettivo di creare investimenti con maggiore flessibilità rispetto ai fondi comuni di investimento. I fondi comuni sono fondi costituiti da un paniere di titoli, finanziati da un gruppo di investitori e gestiti da gestori professionisti.

Solitamente la quotazione dei fondi comuni di investimento viene aggiornata a fine giornata di negoziazione, mentre gli ETP operano come i titoli azionari e possono essere acquistati e venduti nel corso della giornata. Un investitore può effettuare un ordine di acquisto o vendita su un ETF ad un prezzo variabile nel tempo per tutto la durata della sessione di trading tramite un broker. Gli investitori possono acquistare un ETF al mattino e venderlo entro la fine della giornata, mentre i fondi comuni di investimento non godono di tale flessibilità. Gli ETP implicano dei costi inferiori rispetto ai fondi comuni.

Gli ETP richiedono che l’investitore abbia un conto di trading tramite un broker, quindi acquistare e vendere ETP potrebbe implicare dei costi legati alla commissione di intermediazione. In più, le differenze di prezzo tra quello di offerta e quello di domanda di un titolo possono far aumentare il costo del trading su ETP. Alcuni fondi comuni “no-load” o “no-fee”, invece, possono essere acquistati e venduti senza commissioni di trading, e non richiedono un conto di trading tramite broker.

Vantaggi e svantaggi degli ETP

Uno dei vantaggi sono certamente i costi, che risultano essere di gran lunga inferiori ad altre modalità di investimento.
Difatti se aveste voluto investire su diversi titoli, avreste dovuto pagare una commissione per ogni posizione aperta.

Ovviamente ci sono anche degli svantaggi in questo tipo di investimento. Il trader infatti non può creare un ETP a proprio piacimento, ma deve utilizzare un paniere già creato.
Ciò vuol dire seguire in modo passivo l’andamento di posizioni che non sono state scelte personalmente.

L’impossibilità di modificare gli strumenti con cui si opera porta infatti molti investitori a non puntare su questa tipologia. Investire o meno in ETP dipende in gran parte dal piano di trading che ciascuno ha creato.

I vantaggi degli ETP

  • Gli ETP offrono agli investitori l’accesso all’investimento su molti titoli e indici;
  • Gli ETP sono di solito un’alternativa a basso costo ai fondi comuni di investimento e ai fondi gestiti attivamente;
  • Molti ETP, in particolare gli ETF, stanno aumentando di popolarità, il che consente agli investitori di comprare e vendere facilmente.

Gli svantaggi degli ETP

Gli ETP come qualsiasi titolo finanziario comprare il rischio di perdite poiché i prezzi fluttuano costantemente;
Non tutti gli ETP sono uguali poiché alcuni si comportano come strumenti di debito, come gli ETN;
Gli ETP sono diventati popolari, ma gli investitori dovrebbero sempre monitorare i volumi di scambio per essere sicuri di poterli comprare e vendere facilmente

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