Network marketing: quando è una truffa e differenze con la vendita piramidale

Simone Micocci

15 Ottobre 2018 - 15:41

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Il network marketing non è sempre una truffa: ecco come fare per capire se conviene accettare un’offerta di lavoro e quali sono le differenze con la vendita piramidale.

Network marketing: quando è una truffa e differenze con la vendita piramidale

Se state cercando lavoro molto probabilmente tra le varie offerte vi sarete imbattuti in una proposta di network marketing e probabilmente la maggior parte di voi avrà rifiutato perché la ritiene una truffa.

Effettivamente al giorno d’oggi quando sentiamo parlare di network marketing immediatamente associamo questa attività a qualcosa di negativo visto che si ritiene che questa attività equivalga ad una truffa.

Tuttavia è bene precisare che non sempre il network marketing, conosciuto anche come marketing di multilivello, nasconde qualcosa di negativo; ci sono delle aziende molto serie, infatti, che hanno fatto di questo sistema di vendita la base del loro successo e che sono molto onesti con chi lavora per loro (pensate ad esempio alla Vorwerk, l’azienda che si cela dietro al successo dell’aspirapolvere Folletto e al robot cucina Bimby).

Prima di rifiutare un’offerta di network marketing, quindi, è bene informarsi sulla reputazione dell’azienda, ad esempio facendo una rapida ricerca su Internet così da verificare che non si tratta di una truffa. Inoltre, è bene fare molta attenzione a non confondere il network multilivello con la vendita piramidale, ossia di quelle attività dove per prima cosa viene richiesta una quota di ingresso a chi vuole entrare nel team con la promessa di guadagni elevati in poco tempo.

Per fare chiarezza, vediamo come funziona il network marketing e qual è la differenza con la vendita piramidale.

Come funziona il network marketing

Il network marketing è una strategia di vendita nata pressappoco negli anni ’60 ma che nell’ultima decina d’anni ha preso sempre più piede. Gli ambiti sono i più diversi: dagli elettrodomestici alla cosmesi ai prodotti alimentari.

Quando si parla di network marketing si fa riferimento a quel modello di business che si costituisce su una rete di distribuzione: si acquistano dei prodotti e, tramite una rete di rivenditori, si immettono sul mercato. La persona o azienda che si incarica di questo tipo di distribuzione, poi, ha diritto ad una percentuale sulle vendite, diventando così di diritto un vero e proprio imprenditore.

Con il network marketing inoltre ci sono altre due opportunità di guadagno: da un lato ci sono dei premi per il raggiungimento di determinati risultati personali e di gruppo, dall’altra invece c’è la possibilità di guadagnare una percentuale variabile sulle vendite effettuate dalle altre persone che avete introdotto nel sistema e che quindi fanno parte del vostro team.

In Italia sono molti i rivenditori che attuano questo tipo di commercio ed hanno creato, nel corso degli anni, delle vere e proprie attività, alcune delle quali hanno anche raggiunto una certa stabilità economica.

Il sistema piramidale del network marketing è molto semplice: l’azienda o il privato che sceglie di utilizzarlo inizia organizzando un corso di formazione per i futuri venditori.

Qui si insegnano i principi del marketing e del commercio porta a porta, sviluppando le capacità più comuni che un venditore deve possedere. Il futuro venditore acquista un kit di prodotti che poi dovrà immettere sul mercato e, nel momento in cui riesce a vendere, cede una percentuale del suo affare ai propri procacciatori.

Se poi, come anticipato, il venditore riesce a sua volta a creare una rete di clienti, guadagnerà anche lui una percentuale sugli affari dei suoi rivenditori.

Differenze con la vendita piramidale

Si tratta, come si vede, di un sistema che somiglia molto alla vendita piramidale, ma con due differenze sostanziali: prima di tutto mentre il network marketing si rivolge al solo compratore, la vendita piramidale mira a sua volta a procacciare clientela.

La vendita piramidale, quindi, non è una tipologia di distribuzione, bensì un meccanismo per rivendere una posizione all’interno della struttura piramidale.

L’obiettivo è di scalare il più possibile la struttura piramidale, così da vivere di rendita grazie alle entrate garantite dalle persone che si trovano al di sotto, le quali si occupano di reclutare sempre più venditori incassando così le quote di ingresso.

La questione è davvero molto controversa, visto e considerato che in Italia vige anche una legge sulla questione. Si tratta della legge del 17 agosto 2005, n. 173: Disciplina della vendita diretta a domicilio e tutela del consumatore dalle forme di vendita piramidali". L’articolo 5 vieta nello specifico di intascare una percentuale dai guadagni di altre persone che a loro volta reclutano altri venditori.

La differenza con la vendita piramidale sta esattamente tutta qui. Nel fatto cioè che mentre il network marketing prevede la vendita di un prodotto affiancata dalla formazione di altri venditori, nella vendita piramidale il primo obiettivo è reclutare altre persone e farle pagare per entrare nel network, oscurando quasi totalmente la commercializzazione dei prodotti.

Il margine di interpretazione a proposito della legalità o meno di questa operazione è quindi molto sottile: le aziende che agiscono in modo trasparente fanno molta attenzione a come si muovono sul mercato e quali modalità utilizzano nella vendita tramite network marketing.

Il network marketing è una truffa?

Se nella vendita piramidale è molto frequente imbattersi in delle truffe, per il network marketing questa possibilità è piuttosto remota.

Il problema è che spesso le aziende per incentivare le persone a lavorare per loro entrando nel team dei venditori promettono dei grandi guadagni che però nella realtà stentano ad arrivare. Per guadagnare, infatti, bisogna vendere e non tutti hanno le capacità per farlo.

Ecco perché dovete diffidare da coloro che, specialmente durante il corso di formazione, vi descrivono questo tipo di lavoro come la più appetibile delle professioni.

Il network marketing, infatti, può farvi guadagnare molto ma allo stesso tempo rischia anche di essere una perdita di tempo. Tutto dipende dalle vostre capacità di saper vendere un prodotto, nonché all’impegno e al tempo che dedicherete a questa attività dal momento che il compenso è strettamente legato ai risultati che raggiungerete.

Per questo motivo prima di iniziare vi consigliamo di capire quali sono i margini di guadagno per la vendita del singolo prodotto, così da farvi un’idea di quante vendite dovrete effettuare per garantirvi un’entrata stabile mensile.

Controllate anche che l’accordo non preveda alcune clausole vessatorie come quelle che obbligano il lavoratore a vendere un certo numero di prodotti prima di ricevere il compenso pattuito.

Insomma, prima di accettare o meno una proposta per un’attività di vendita diretta informatevi su chi è il vostro datore di lavoro e su quali sono i dettagli dell’accordo; il network marketing, infatti, non è di per sé una truffa, ma ci sono aziende che utilizzano questo metodo per sfruttare chi lavora per loro così da minimizzare i costi per il personale e massimizzare le proprie entrate.

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