Corpi femminili e Photoshop: quando il ritocco sembra più vero del reale

Margherita Ferrari

29 Dicembre 2013 - 15:00

Il progetto fotografico di di Anna Hill esplora il rapporto tra realtà e finzione attraverso una serie di mock ad di Adobe Photoshop

Corpi femminili e Photoshop: quando il ritocco sembra più vero del reale

Dopo anni ed anni di forte esposizione ad immagini di corpi femminili (e non solo) ritoccati, viene da chiedersi se la nostra percezione degli stessi sia mutata. Possibile che le immagini passate attraverso i filtri di Photoshop ci sembrino più “vere” e, in seconda battuta, “accettabili” di quelle non ritoccate?

Anna Hill, una studentessa ventiquattrenne della East California University, ha esplorato la questione attraverso un progetto accademico in “advanced digital photography”, per il quale ha creato dei mock ad per Adobe Photoshop.

Questi ad utilizzano gli stessi linguaggi delle pubblicità di cosmetici e prodotti di bellezza, suggerendo che noto software di grafica possa rientrare nella stessa categoria.

Anna Hill ha dichiarato che, nel corso della realizzazione del suo progetto, ha vissuto diverse volte il senso di disorientamento e di disagio causato dal passaggio continuo tra immagini editate e non editate. Su Reddit ha infatti spiegato che, dopo essere stata esposta a lungo alle immagini ritoccate, quelle non ritoccate tendevano a sembrarle “sbagliate” e “sgradevoli”, pur sapendo che si trattava di quelle più vicine alla realtà.

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