Perché la Cina vuole testare il vaccino all’estero

Fiammetta Rubini

3 Aprile 2020 - 10:40

condividi

Gli scienziati militari cinesi vogliono condurre i test del vaccino per il coronavirus all’estero. Ecco perché.

Perché la Cina vuole testare il vaccino all’estero

Gli scienziati militari che in Cina stanno lavorando a un vaccino anti-coronavirus dicono che sarebbe meglio condurre test più estesi fuori dai confini nazionali. I risultati degli studi clinici della prima fase saranno noti a fine mese, ma adesso bisogna proseguire lo studio su larga scala.

Chen Lin, virologo dello State Key Laboratory of Respiratory Disease, ha affermato che il secondo e terzo stadio di test avrebbero richiesto migliaia di pazienti e che l’esecuzione di questi test nei paesi più colpiti dalla pandemia contribuirebbe a ottenere risultati più rapidi e accurati.

“Siamo riusciti a contenere il virus così rapidamente che ora non abbiamo più così tanti casi positivi per poter fare ulteriori test del vaccino”, ha detto.

La Cina vuole testare il vaccino anti-coronavirus in altri paesi

In pratica adesso che l’epicentro della pandemia si è spostato a occidente (Europa e Stati Uniti), gli scienziati cinesi hanno bisogno di “cavie” all’estero per poter proseguire gli studi sulla vaccinazione.

La famosa epidemiologa e virologa dell’Accademia di Scienze mediche militari Chen Wei ha dichiarato ai media che se i risultati iniziali avessero dimostrato che il vaccino era sicuro e produceva gli effetti desiderati, la Cina avrebbe cercato di testare la sua efficacia all’estero se l’epidemia avesse continuato a diffondersi.

Il suo vaccino utilizza un virus o un batterio innocuo per introdurre il materiale genetico del patogeno nel corpo per sviluppare l’immunità. Sembra che molti paesi abbiano espresso interesse a lavorare con il suo team di ricerca, ma al momento non sappiamo quali saranno le nazioni coinvolte nel progetto.

Quali paesi testeranno il vaccino cinese

Gli esperti affermano che sarebbe meglio effettuare test clinici futuri nei paesi più colpiti dal virus: Italia, Spagna e Stati Uniti, ma anche Gran Bretagna e Germania. Tao Lina, esperto di vaccini ed ex funzionario al centro di Shanghai per il controllo e la prevenzione delle malattie, ha detto che probabilmente gli Stati Uniti non saranno disposti a collaborare con la Cina, nonostante la cosa giusta da fare per combattere a pandemia sarebbe proprio un’operazione congiunta tra le due super potenze visto che tutto il mondo sta affrontando la guerra contro un nemico comune.

La prma fase della sperimentazione clinica del vaccino è iniziata a Wuhan il 16 marzo con 108 volontari a cui vengono somministrate iniezioni. Il test ha preso il via il giorno dopo che il National Institutes of Health degli USA ha annunciato l’avvio di studi clinici su una altro possibile vaccino.

Argomenti

Iscriviti a Money.it