Contributi per l’editoria: ecco una breve guida per comprendere il meccanismo e capire come ottenere il finanziamento.
Contributi per l’editoria: come ottenerli? E’ una domanda che si pongono molti giovani imprenditori, spinti dalla passione per il giornalismo e dal desiderio di dar vita ad un nuovo progetto editoriale.
Certo, parlare di finanziamento pubblico ai giornali oggigiorno non è cosa semplice, a causa della disinformazione che spesso accompagna il dibattito su questo argomento, soprattutto alla luce della forte crisi che coinvolge l’intero settore. Quindi è bene fare un po’ di chiarezza sul tema.
Contributi per l’editoria: servono davvero?
C’è chi ritiene che il finanziamento pubblico all’editoria sia una pratica inutile e dispendiosa, penalizzante per l’indipendenza della stampa (tra questi, il M5S che ha fatto dell’abolizione dei contributi per l’editoria uno dei suoi principali cavalli di battaglia).
E c’è invece - una posizione sempre meno popolare, questa - chi sostiene che sia compito dello Stato contribuire economicamente alla sopravvivenza e allo sviluppo della libera stampa.
In base agli ultimi dati diffusi da Palazzo Chigi relativi al 2014, ammontano a 46 le testate giornalistiche che hanno ricevuto fondi dallo Stato per un totale di 30 milioni e 700mila euro.
Contributi per l’editoria: ecco chi può beneficiarne
Come fare, dunque, ad ottenere i contributi per l’editoria? Bisogna innanzitutto essere in possesso di determinati requisiti per accedere al finanziamento, e seguire una serie di indicazioni fornite dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria di Palazzo Chigi.
Sono due i tipo di contributi per l’editoria erogati dal governo: quelli diretti (a cui si può accedere solo a determinate, stringenti, condizioni) e quelli indiretti, di cui possono usufruire tutte le testate giornalistiche purché cartacee.
I contributi diretti sono indirizzati a:
- imprese editrici di quotidiani e periodici
- imprese radiofoniche di informazione di interesse generale
- imprese radiofoniche organo di movimento politico
Per quanto riguarda i contributi diretti alle imprese editrici di quotidiani e periodici, possono accedere al finanziamento:
- le imprese cooperative di giornalisti che editano quotidiani e periodici;
- le agenzie di informazione radiofonica costituite da cooperative di giornalisti;
- le imprese editrici di quotidiani in cui la maggioranza del capitale è posseduta da cooperative/fondazioni/enti morali senza scopo di lucro che abbiano maturato entro il 31 dicembre 2005 il diritto al finanziamento;
- le imprese editrici di quotidiani italiani editi e diffusi all’estero;
- le imprese editrici di quotidiani in lingua francese, ladina, slovena e tedesca nelle regioni autonome Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige;
- gli editori di testate che rappresentano l’organo di informazione di movimenti politici;
- le imprese editrici di periodici esercitate da cooperative/fondazioni/enti morali ovvero da società in cui la maggioranza del capitale sia posseduta da cooperative/fondazioni/enti morali senza scopo di lucro;
- gli editori di periodici italiani editi e diffusi all’estero e di periodici editi in Italia e diffusi soprattutto oltre i confini nazionali;
- le imprese, associazioni ed enti che editano periodici per non vedenti, prodotti con caratteri tipografici normali, su nastro magnetico, braille e supporti informatici;
- le associazioni dei consumatori iscritte nell’elenco di cui all’articolo 137 del decreto legislativo 6 settembre 2005, n.206.
Contributi per l’editoria: come fare per ottenerli
A questo punto, per ottenere i contributi per l’editoria in forma diretta, occorre inviare una mail con firma digitale ad [email protected], allegando l’apposita domanda (scaricabile dal sito internet di Palazzo Chigi) dal 1° al 31 gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento dei contributi.
Dopodiché, è necessario far pervenire allo stesso indirizzo mail la relativa documentazione istruttoria entro il 30 settembre dell’anno in cui è stata fatta domanda.
Per quanto riguarda invece gli editori di quotidiani italiani editi e diffusi all’estero, la documentazione va inviata entro il 30 settembre dell’anno di presentazione della domanda solo tramite Autorità diplomatiche o consolari competenti.
Contributi per l’editoria: altri tipi di agevolazioni
I contributi indiretti, invece, consistono in:
- Agevolazioni di credito alle imprese del settore editoriale
- Agevolazioni di credito d’imposta per l’acquisto di carta utilizzata dalle imprese del settore editoriale
- Agevolazioni alle imprese televisive locali
- Agevolazioni alle imprese radiofoniche nazionali e locali
Le prime due non sono attualmente finanziate, mentre le ultime due sono erogate nella forma di:
- rimborsi delle spese telefoniche
- contributi da parte del Ministero dello Sviluppo Economico
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