Contributi figurativi caregiver non lavoratore, spettano?

Lorenzo Rubini

28 Settembre 2020 - 15:10

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La figura del caregiver in Italia è molto importante anche se la stessa non ha ancora moltissime tutele. Cerchiamo di capire cosa prevede un disegno di legge presentato lo scorso anno in Senato.

Contributi figurativi caregiver non lavoratore, spettano?

I caregiver di tutta Italia aspettano da anni che si provveda a livello normativo a riconoscere il loro lavoro di cura familiare. Attualmente in Italia le uniche tutela che i caregiver hanno sono rappresentate dalla possibilità di pensionamento anticipato grazie all’Ape sociale o alla quota 41 per lavoratori precoci.

Rispondiamo ad una lettrice di Money.it che ci scrive:

“Buonasera vorrei sapere se mi potete aiutare. Sono disoccupata. Ho percepito naspi fino novembre 2019. Ho 57 anni e convivo con i miei genitori, mia madre malata di Parkinson e inizio Alzheimer. Ho visto che c’è una legge Dl 1461 art 5 che dice che, come nel mio caso, al careviger non lavoratore è riconosciuta la copertura figurativa dei contributi a carico dello Stato per un limite complessivo di 3 anni. Siccome mi mancano circa 3 anni per il raggiungimento dei miei contributi per la pensione e visto che non lavoro e seguo mia madre ne ho diritto.”

Contributi figurativi caregiver

Purtroppo attualmente la normativa del nostro Paese non prevede alcuna tutela per i caregiver familiari (con l’eccezione delle due misure che ho menzionato in apertura che permettono un pensionamento anticipato).

Il Disegno di legge 1461 è, appunto, un disegno di legge, una proposta che è ferma in Senato da almeno 2 anni e che deve essere ancora discussa ed approvata. La stessa, come lei fa notare, prevede anche il riconoscimento dei contributi figurativi per il caregiver che non lavora.

Ma purtroppo non è una legge in vigore e, quindi, non è possibile richiedere i contributi figurativi che prevede.

In molte Regioni italiane, in ogni caso, sono previste delle tutele per i caregivers (come ad esempio l’Emilia Romagna) che vanno a sostenere queste importanti figure in alcuni casi anche con assegni di cura mensili per la famiglia.

Le risposte che non vengono dallo Stato, quindi, in alcuni casi sono dati dalle Regioni. Il mio consiglio è quello di informarsi se nella sua Regione di residenza è stata prevista qualche tutela per chi si prende cura di un familiare con grave handicap perchè purtroppo, al momento a livello statale si è ancora in attesa di una legge che vada a tutelare il caregiver.

«Se hai dubbi e domande contattaci all’indirizzo email chiediloamoney@money.it»

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