Contratto part time, le nuove regole introdotte dal Jobs Act

Stefania Manservigi

29 Giugno 2015 - 17:00

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Con l’approvazione dei decreti attuativi del Jobs Act sono entrate in vigore le nuove regole che disciplinano il contratto di lavoro part time. Vediamo quali sono le novità.

Contratto part time, le nuove regole introdotte dal Jobs Act

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (G.U. Serie Generale n.144 del 24-6-2015 – Supplemento Ordinario n. 34) del decreto legislativo n. 81 del 15 giugno 2015 di riordino dei contratti di lavoro e di revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell’articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183 ossia del Jobs Act, sono entrate in vigore le nuove regole che disciplinano il contratto di lavoro a tempo parziale (part time).
Vediamo insieme quali sono le novità introdotte.

Contratto part time, le novità del Jobs Act
Le novità introdotte dal Jobs Act per quanto riguarda la disciplina dei rapporti di lavoro a tempo parziale non sono molte.
Nella sostanza viene riproposta la disciplina attuale in materia di contratti di lavoro a tempo parziale alla quale vengono aggiunte significative modifiche nelle modalità di fruizione del contratto nel tentativo di realizzare una maggiore flessibilità.
In particolar modo, tra le novità, vengono definiti i limiti e le modalità con cui, in assenza di previsioni nel CCNL, il datore di lavoro può chiedere lavoro supplementare al lavoratore. Il datore di lavoro può chiedere ore aggiuntive di lavoro fino al raggiungimento del tetto massimo del 25% delle ore lavorative settimanali concordate.
Per quanto riguarda la retribuzione delle ore aggiuntive, devono essere retribuite con un’aggiunta del 15% della retribuzione globale del lavoratore. Il lavoratore può rifiutare lo svolgimento delle ore di lavoro supplementare adducendo motivi lavorativi, familiari, di salute e di formazione.
Un’altra importante novità riguarda le clausole di flessibilità che, quando sottoscritte dal datore di lavoro e dal lavoratore anche senza accordi collettivi o sindacali, consentono al datore di lavoro di spostare o allungare la prestazione lavorativa dando al lavoratore un preavviso di due giorni.

Contratto di lavoro part time, le tipologie
Nel nuovo testo, inoltre, non vi è più alcun riferimento alle tre tipologie di contratti part time che potevano essere stipulate.
Le tre tipologie sono:
orizzontale: quando la riduzione dell’orario di lavoro riguarda l’orario giornaliero.
verticale: quando la prestazione viene svolta a tempo pieno ma solo in determinati periodi nella settimana, nel mese e nell’anno.
misto: quando il contratto di lavoro a tempo parziale prevede la combinazione delle modalità orizzontale e verticale.

Contratto di lavoro part time, forma scritta
Permane invece l’obbligo di stipulare il contratto di lavoro a tempo parziale in forma scritta, ai fini della prova. Viene poi richiesta la puntuale indicazione della durata della prestazione lavorativa e della collocazione temporale dell’orario con riferimento al giorno, alla settimana, al mese e all’anno.

Contratto part time e congedo parentale
Una delle novità più interessanti è quella che prevede la possibilità per il lavoratore di chiedere il passaggio al contratto di lavoro part time in caso vi siano parenti affetti da malattie gravi o come alternativa alla fruizione congedo parentale.

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