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Conto corrente o conto deposito: quale conviene di più?

Claudia Cervi

09/05/2023

25/05/2023 - 09:49

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Quale soluzione di risparmio conviene di più: conto corrente o conto deposito? Confronta le differenze e scopri gli strumenti più interessanti del momento per fare la scelta migliore.

Conto corrente o conto deposito: quale conviene di più?

Quando si tratta di gestire i propri risparmi, la scelta del tipo di conto bancario è una decisione importante. Tra le opzioni disponibili ci sono il conto corrente e il conto deposito, entrambi con vantaggi e svantaggi da considerare. Ma quale conviene di più?

Il conto corrente è il tipo di conto bancario più comune, utilizzato per gestire le spese quotidiane come bollette, acquisti e prelievi. Solitamente offre la possibilità di emettere assegni, effettuare bonifici e pagamenti online. Tuttavia, il tasso di interesse sui saldi del conto corrente è generalmente basso o addirittura nullo, il che significa che non si guadagna molto lasciando i soldi non investiti sul conto.

Il conto deposito, d’altra parte, è un prodotto bancario disegnato per il risparmiatore che offre un tasso di interesse più elevato rispetto al conto corrente. Tuttavia, il denaro depositato in un conto deposito può non essere immediatamente accessibile; talvolta non si può prelevare il denaro senza una penalità.

Quindi, quale conto conviene di più? Dipende dalle esigenze individuali di ognuno. Se si desidera avere uno strumento per le spese quotidiane, il conto corrente è la scelta migliore. Se invece si ha denaro da investire per un periodo di tempo più lungo, il conto deposito potrebbe offrire maggiori benefici a livello di tasso di interesse. Prima di prendere una decisione, è sempre consigliabile valutare i propri obiettivi finanziari e confrontare le diverse opzioni offerte dalle banche, come quelle proposte da Banca Progetto, che combinano conto corrente e deposito.

In questa guida analizziamo i vantaggi del conto corrente e del conto deposito, offrendo informazioni utili per aiutare il lettore a prendere la decisione migliore in base alle proprie necessità.

Conto corrente: cos’è e come funziona?

Il conto corrente bancario è uno strumento che permette al correntista di depositare, prelevare denaro, gestire pagamenti e ricevere bonifici e assegni. Secondo l’articolo 1852 del Codice civile italiano, il titolare del conto può disporre in qualsiasi momento delle somme depositate.

Ai servizi di base se ne aggiungono generalmente altri come il carnet di assegni, la domiciliazione delle utenze (SEPA SDD), l’accredito dello stipendio o della pensione e le carte di credito o di debito.

Oltre alle spese di apertura, gestione e chiusura un normale conto corrente, sono previsti i seguenti costi:

  • l’imposta di bollo, pari a 100 euro l’anno per le persone giuridiche e 34,20 euro l’anno per le persone fisiche, se la giacenza media è superiore a 5.000 euro;
  • l’imposta di bollo del 2 per mille sui depositi;
  • un’imposizione tributaria del 26% sugli interessi maturati.

Il conto corrente viene identificato da un numero di IBAN, un codice alfanumerico di 27 cifre che è necessario per effettuare la maggior parte delle operazioni.

In generale, il conto corrente bancario è uno strumento fondamentale per la gestione delle finanze personali e aziendali ed è importante conoscerne i costi e le tassazioni associate, valutandone attentamente le diverse opzioni offerte dalle banche prima di scegliere quello corretto per le proprie esigenze.

Conto di deposito: cos’è e come funziona?

Il conto di deposito è un semplice strumento bancario che consente di depositare somme di denaro in un «salvadanaio» ottenendo una remunerazione dalle stesse. Rispetto al conto corrente, il conto di deposito offre ridotte funzionalità e una limitata operatività. Infatti, questo tipo di conto bancario è scelto come strumento di risparmio a basso rischio, poiché il capitale è garantito dal fondo di tutela dei depositi fino a 100.000 euro. A differenza del conto corrente, il conto di deposito prevede solo versamenti e bonifici in uscita verso un conto di appoggio, escludendo gli strumenti tipici di un conto corrente.

Esistono diversi tipi di conto di deposito:

  • libero, che permette al titolare di accedere alla somma di denaro depositata in qualsiasi momento;
  • semilibero, che prevede una certa flessibilità nel prelievo ma con limiti stabiliti in anticipo e la possibilità di svincolo con un preavviso. Ad esempio, il conto deposito di Banca Progetto è svincolabile con un preavviso di 32 giorni;
  • vincolato a tempo, noto anche come time deposit. Si tratta di un prodotto bancario che permette di ottenere tassi di interesse più elevati rispetto al conto corrente vincolandone parte delle somme per un tempo predefinito. In pratica, si tratta di una linea di deposito collegata al conto corrente che offre rendimenti più alti sulle giacenze, in virtù di un vincolo temporale che può variare da pochi mesi a svariati anni.

I Depositi vincolati a tempo possono essere svincolabili o non-svincolabili; solo nel primo caso è possibile ritirare le somme prima della scadenza, a fronte di una penalità per il ritiro anticipato.

In generale, è possibile aprire un conto deposito online senza costi di apertura, gestione o chiusura, ma è importante prestare attenzione alle condizioni del contratto e ai costi eventualmente previsti, come quelli legati all’apertura di un nuovo conto corrente connesso al deposito. È importante tenere presente che i depositi vincolati a tempo vengono remunerati con tassi di interesse più elevati, tuttavia, per chi ritira il deposito prima della scadenza prevista, possono essere previste penali, quali il mancato accredito degli interessi maturati.

Conto corrente remunerato: i vantaggi del conto deposito in un conto corrente tradizionale

Il conto corrente può essere remunerato quando vede la presenza di un tasso di interesse sulle giacenze presenti sul conto; questo significa che il denaro depositato sul conto corrente remunerato frutterà interessi, anche se in misura inferiore rispetto a quanto si potrebbe ottenere con un conto deposito.

Il tasso di interesse del conto corrente remunerato può variare a seconda della banca e delle condizioni contrattuali previste. Tuttavia, in generale, il tasso di interesse offerto su un conto corrente remunerato è inferiore rispetto a quello di un conto deposito, ma ovviamente superiore a quello di un conto corrente a zero interessi. Banca Progetto, per esempio, offre un conto corrente remunerato a canone zero con un rendimento del 3% fino al 30 giugno 2023 e dell’1,5% fino al 31 dicembre 2024.

Le banche possono offrire il conto corrente remunerato come incentivo per i clienti che desiderano avere accesso immediato ai propri risparmi, ma allo stesso tempo guadagnare un po’ di interessi sui loro depositi. Inoltre, il conto corrente remunerato può essere una buona soluzione per chi ha bisogno di un conto corrente per gestire le spese quotidiane, ma allo stesso tempo desidera accumulare un po’ di interessi sui propri risparmi.

Come per qualsiasi altro tipo di conto bancario, è importante valutare attentamente le condizioni del conto corrente prima di scegliere di aprirlo. In particolare, è importante prestare attenzione al tasso di interesse offerto, alle promozioni in corso, alle eventuali spese e commissioni applicate, al canone mensile applicato e a tutte le condizioni contrattuali previste dalla banca, sempre presenti nei documenti informativi. Inoltre, è importante considerare se il conto corrente remunerato corrisponde alle proprie esigenze e se sia la soluzione migliore in base ai propri obiettivi di risparmio.

Vantaggi del conto corrente

Il conto corrente è la scelta comune per la maggior parte delle persone, poiché è il tipo di conto bancario più facilmente accessibile e più semplice da gestire. Tra i principali vantaggi del conto corrente si possono includere:

  • Facilità di accesso: uno dei maggiori vantaggi del conto corrente è la facilità di accesso al denaro. Il saldo del conto corrente è generalmente disponibile per il prelievo in qualsiasi momento, senza penalità e si può utilizzare per le spese correnti (carte di pagamento, bonifici, accrediti sul conto).
  • Flessibilità: Il conto corrente offre la possibilità di emettere assegni, effettuare bonifici e pagamenti online, rendendo più facile gestire le spese quotidiane, i pagamenti delle bollette o gli acquisti online.

Tuttavia, ci sono anche alcuni svantaggi da considerare quando si sceglie un conto corrente. Ad esempio, il tasso di interesse sulle giacenze del conto corrente è generalmente basso o addirittura nullo, il che significa che non si guadagna molto sui propri risparmi. Inoltre, potrebbero esserci costi associati al conto corrente, come addebiti per i prelievi in contanti o per i bonifici istantanei.

Vantaggi del conto deposito

Il conto deposito, d’altra parte, è un prodotto bancario utilizzato per investire denaro a breve, medio o lungo termine, ottenendo un tasso di interesse più elevato rispetto al conto corrente. Questo significa che il denaro depositato guadagnerà più interessi, permettendo di ottenere maggiori benefici a lungo termine. Inoltre, alcuni conti deposito offrono anche tassi di interesse variabili, che possono essere vantaggiosi in caso di aumento dei tassi di interesse. Tra i principali vantaggi del conto deposito si possono includere:

  • Rendimento: il conto deposito offre un tasso di interesse più elevato rispetto al conto corrente, permettendo di guadagnare di più sui propri risparmi.
  • Stabilità: il conto deposito offre una maggiore stabilità rispetto ad altri investimenti, poiché il tasso di interesse è generalmente fisso per l’intero periodo di investimento.
  • Sicurezza: il capitale depositato è garantito fino a 100mila euro dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD).
  • Diversificazione: investire in un conto deposito può essere una forma di diversificazione del portafoglio, poiché offre una fonte di reddito stabile a lungo termine.
  • Flessibilità nel periodo di investimento: alcuni conti deposito offrono la flessibilità di scegliere il periodo di investimento, che può variare da pochi mesi a diversi anni. Questo permette di adattare il proprio investimento alle esigenze individuali, in base ai propri obiettivi finanziari.

Tuttavia, ci sono anche alcuni svantaggi da considerare quando si sceglie un conto deposito. Ad esempio, il denaro depositato in un conto deposito può non essere immediatamente accessibile, e talvolta, con i depositi vincolati a tempo, non si può prelevare il denaro senza una penalità. Inoltre, il conto deposito ha una minore versatilità rispetto al conto corrente, poiché non offre la possibilità di emettere assegni o effettuare pagamenti online.

Cosa scegliere tra conto corrente e conto di deposito?

Per scegliere tra un conto corrente e un conto di deposito, è importante valutare le proprie esigenze e gli obiettivi di risparmio. Se si ha bisogno di liquidità sempre disponibile senza preoccuparsi del rendimento, il conto corrente è la scelta migliore, specialmente se remunerato. Invece, se si vuole far crescere i propri risparmi per un certo periodo di tempo, il conto di deposito offre un rendimento più elevato.

Tuttavia, le esigenze individuali possono cambiare nel tempo e trovare una sola banca che offra tutti gli strumenti di risparmio desiderati può essere difficile. È quindi strategico scegliere una realtà come Banca Progetto, che offre una vasta gamma di strumenti di risparmio con tassi competitivi in tutti gli scenari, per avere la massima libertà di scelta e valutare le diverse opzioni in base alle proprie esigenze del moment.

Conto Key, il conto corrente remunerato a canone zero, offre un rendimento del 3% fino al 30 giugno 2023 e dell’1,5% fino al 31 dicembre 2024.

Conto Progetto, il conto di deposito con un vincolo di soli 32 giorni per ritirare la somma depositata, che per i nuovi clienti offre un rendimento del 3% fino al 30 marzo 2024 se sottoscritto entro il 30 settembre 2023, con bollo a carico della banca fino al 31 dicembre 2024.

Inoltre, Banca Progetto offre depositi vincolati a tempo sul conto corrente (Conto Key Time Deposit) con rendimenti fino al 4,5% in base alla durata del vincolo.

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