La differenza tra conto corrente e conto deposito (e quale conviene)

Claudia Cervi

28 Maggio 2025 - 13:39

Conto corrente o conto deposito? Soluzioni a confronto, differenze, vantaggi e cosa valutare per fare la scelta migliore.

La differenza tra conto corrente e conto deposito (e quale conviene)

Chiariamolo subito: sapere la differenza tra conto corrente e conto deposito non è un dettaglio da esperti di finanza. È una di quelle cose che chiunque dovrebbe conoscere, soprattutto oggi che le banche, tra promozioni e offerte, cercano ogni giorno nuovi modi per attirare i nostri risparmi.

Un punto fermo è sapere che i soldi fermi sul conto corrente non rendono nulla. Zero. Anzi, è come parcheggiare l’auto e lasciarla lì con il motore acceso: consuma, ma non porta da nessuna parte. I conti correnti servono per gestire le entrate, pagare bollette, fare bonifici, ma non sono pensati per far crescere i risparmi.

I conti deposito, invece, nascono proprio per far fruttare la liquidità che non serve nell’immediato. Fino a qualche mese fa rendevano anche più del 4%. Oggi, con i tassi in discesa, i guadagni stanno diminuendo, ma restano comunque una valida soluzione per chi vuole qualcosa in più di un semplice “parcheggio” per i propri soldi.

In questa guida spieghiamo in modo semplice e chiaro cos’è un conto corrente, cos’è un conto deposito e soprattutto quale conviene scegliere in questo momento.

Conto corrente: cos’è e a cosa serve

Il conto corrente bancario è il punto di partenza per gestire le proprie finanze: serve per depositare e prelevare denaro, ricevere bonifici, pagare bollette e fare acquisti con carte di debito o credito. Ogni conto è identificato da un codice IBAN, indispensabile per tutte le principali operazioni bancarie.

Tra i servizi più comuni ci sono: accredito dello stipendio o della pensione, domiciliazione delle utenze, libretto degli assegni e gestione di carte. Con il conto corrente il denaro è sempre disponibile, in qualsiasi momento.

Attenzione però ai costi: oltre alle spese di gestione, va considerata l’imposta di bollo (34,20 euro all’anno se la giacenza media supera i 5.000 euro e di 100 euro l’anno per le società) e la tassazione del 26% sugli interessi maturati, seppur molto bassi.

In generale, il conto corrente è uno strumento indispensabile per la gestione del denaro ma è bene confrontare le offerte e valutare tutte le condizioni prima di sceglierlo.

Conto di deposito: caratteristiche e funzionamento

Il conto di deposito è una soluzione pensata per chi vuole mettere da parte dei soldi in modo sicuro e ottenere in cambio un piccolo rendimento. A differenza del conto corrente, non permette di fare pagamenti o ricevere bonifici da terzi. La sua operatività è limitata a versamenti in entrata e trasferimenti in uscita verso un conto di appoggio intestato alla stessa persona.

In cambio di questa semplicità, le banche offrono interessi più alti rispetto a un normale conto corrente, anche se i rendimenti sono scesi rispetto ai picchi del 2024. In questo modo, il denaro parcheggiato frutta qualcosa nel tempo.

Esistono diversi tipi di conto di deposito:

  • libero, che permette di ritirare i soldi senza vincoli;
  • semilibero, che prevede una certa flessibilità ma con limiti. Ad esempio, alcuni richiedono un preavviso di qualche giorno per il prelievo;
  • vincolato a tempo, noto anche come time deposit. Il denaro viene bloccato per un certo periodo (da pochi mesi fino a qualche anno). In cambio, la banca offre un tasso di interesse più alto. Alcuni vincoli sono svincolabili (puoi ritirare i soldi prima della scadenza, ma con una penalità), altri no.

I conti deposito sono garantiti dal Fondo Interbancario fino a 100.000 euro, proprio come i conti correnti, e spesso si possono aprire online, senza spese di apertura, gestione o chiusura. Attenzione però alle condizioni: alcune banche chiedono di aprire anche un conto corrente collegato o applicano penali se decidi di ritirare i soldi prima del termine.

Le differenze tra conto corrente e conto deposito

Ecco una tabella riassuntiva con le principali differenze tra i due:

CaratteristicaConto CorrenteConto Deposito
Funzione principale Operatività quotidiana Conservazione e rendimento
Accesso al denaro Immediato Limitato o vincolato
Rendimento Basso o nullo Medio-alto, in base al vincolo
Operatività Alta (bonifici, carte, ecc.) Bassa (solo versamenti e prelievi)
Sicurezza Alta, fino a 100.000 € Alta, fino a 100.000 €
Costi Canone, imposta di bollo 34,20€ In genere zero (salvo condizioni), bollo 0,2%
Tassazione 26% sugli interessi 26% sugli interessi

Quando basta il conto corrente

Per chi gestisce solo le spese di tutti i giorni il conto corrente è più che sufficiente. Il conto corrente serve proprio per accreditare stipendio o pensione, per pagare bollette, fare acquisti, bonifici e per usare la carta di debito.

È facile da usare, accessibile ovunque e in ogni momento. Certo, non fa guadagnare nulla: gli interessi sulle somme depositate sono minimi o nulli. E in alcuni casi ci sono costi fissi o commissioni extra da considerare. Ma se l’obiettivo è avere sempre tutto sotto controllo e pagare in modo veloce e pratico, è lo strumento giusto.

Quando conviene un conto deposito

Se si ha da parte una cifra che non serve subito, il conto deposito può essere una buona idea. È pensato proprio per far fruttare i soldi parcheggiati, in modo semplice e sicuro.

Sebbene nel 2025 i tassi non sono più quelli dell’anno scorso, ci sono ancora offerte interessanti. Con il conto deposito il denaro resta protetto (fino a 100.000 euro garantiti dal FITD) e si possono scegliere vincoli brevi o un po’ più lunghi, a seconda delle esigenze.

Tuttavia, non è uno strumento operativo: non permette pagamenti o bonifici. Ma per chi non ha necessità di utilizzare subito il denaro, è una forma di risparmio semplice, sicura e spesso ancora conveniente nel 2025.

Quando usarli insieme

Nella maggior parte dei casi, la soluzione migliore è quella di avere sia un conto corrente che un conto deposito. Chi ha ricevuto una somma importante, magari da un’eredità, dalla vendita di un immobile o da anni di risparmi, può tenere una parte sul conto corrente, pronta all’uso, e l’altra su un conto deposito per farla fruttare senza rischi.

Questa strategia è particolarmente sensata in un contesto come quello attuale, con i tassi d’interesse in discesa: bloccare oggi un tasso vantaggioso può essere un’occasione da non lasciarsi sfuggire. Intanto, si mantiene piena libertà nella gestione del denaro. Per chi ha un occhio attento alla sicurezza ma non vuole rinunciare a far fruttare i propri risparmi, questa combinazione rappresenta un equilibrio efficace tra liquidità e rendimento.

Iscriviti a Money.it