Per poter presentare domanda di congedo straordinario retribuito è necessario soddisfare il requisito della convivenza con il disabile, da quanto tempo?
Come abbiamo scritto in un precedente articolo, per poter fruire del congedo straordinario retribuito è necessario soddisfare il requisito della convivenza con il disabile. Al momento della domanda, inoltre, è necessario convivere con il disabile da almeno 6 mesi.
Rispondiamo ad una lettrice di Money.it che ci scrive:
“Salve mia madre ha 96 anni.Invalida al 100% con accompagno.
Da un mese ha perso completamente la lucidità ed ha bisogno di continua assistenza. Io sono la figlia, dipendente azienda privata e dovrei andare in pensione a novembre 2021. Mia madre risiede a Roma ed io a Formello. Come posso fare per occuparmi di mia madre? Cosa consente la legge?
È vero che deve avere la residenza da me da almeno sei mesi per poter io fruire del congedo straordinario? Confido nel vostro aiuto.Cordialità”
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Congedo straordinario retribuito e residenza da 6 mesi
Il requisito della convivenza deve essere soddisfatto quando a richiedere il beneficio sono coniuge, figli, fratelli o sorelle e parenti e affini entro il terzo grado. Non è, invece, richiesto per i genitori che assistono un figlio con handicap grave.
In mancanza di altri familiari conviventi che possano richiedere il congedo straordinario, però, può farlo il figlio non convivente.
A stabilirlo la sentenza della Corte Costituzionale numero 232 del dicembre 2018. Tale sentenza ha previsto che qualora a richiedere il congedo straordinario retribuito sia il figlio non convivente, sussiste l’obbligo d’instaurare la convivenza con il disabile prima di poter fruire del beneficio.
In ogni caso, limitatamente ai figli, si può presentare domanda di congedo (che ha tempi burocratici di circa 60 giorni per l’accoglimento) anche prima di aver soddisfatto il requisito della convivenza, a patto che lo stesso sia perfezionato prima della fruizione vera e propria del congedo.
Nel suo caso, quindi, può iniziare a presentare domanda e nel frattempo può iniziare a provvedere alle pratiche di cambio di residenza per se o per sua madre (in alternativa, vivendo in un Comune diverso da quello di sua madre, può iscriversi al registro temporaneo della popolazione per richiedere la dimora temporanea senza dover, per forza, cambiare residenza).
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