Conferenza Stampa di Matteo Renzi: i punti salienti del discorso

Vittoria Patanè

26 Maggio 2014 - 12:06

I punti salienti del discorso tenuto da Matteo Renzi dopo la vittoria alle elezioni europee.

Conferenza Stampa di Matteo Renzi: i punti salienti del discorso

Ecco i punti salienti della conferenza stampa tenuta da Matteo Renzi stamattina, dopo la clamorosa vittoria alle elezioni europee 2014.

La partecipazione italiana è stata una delle più alte d’Europa. Questo Paese è decisamente migliore di come ce lo raccontiamo.

C’è un’Italia profonda che non si rassegna e che non ha paura di sfidare tutte le insidie di una campagna elettorale accesa e di dare, con la propria partecipazione, un segnale.
C’è un dato di fatto: l’Italia c’è ed è più forte delle paure che l’attraversano ed è in grado di incidere sul percorso europeo.

L’Italia che è andata a parlare ieri ha parlato in modo molto forte. Questo risultato non è un referendum sul Governo e neanche un voto su di me. Considero questo voto un voto di speranza, di un paese che vuole cambiare e che vuole cambiare l’Europa.

Facendo una panoramica sul voto europeo: da un lato i populisti, che hanno ottenuto ottimi risultati, dall’altro i partiti di un’Europa che ha fallito, in mezzo l’Europa del cambiamento. Questo è il nostro obiettivo.

Non è questa la sede per commentare il grande risultato del PD, del quale sono commosso. Ma il fatto che nella sinistra europea il primo partito sia quello italiano non è cosa banale. Ha un valore di portata straordinaria, importantissimo nella costruzione dell’Europa.

L’Italia c’è, è determinata, è decisa. Abbiamo consapevolezza del nostro compito.

Molti mi chiedono perchè non festeggiamo. Noi non dobbiamo festeggiare, questo risultato ci toglie ogni alibi. Dobbiamo portare avanti le riforme.
Vogliamo arrivare all’appuntamento di luglio (il semestre europeo, ndr) con grande umiltà e decisione.

Il mio invito a tutte le forze che stanno nel parlamento italiano, ma anche in quello europeo, è di abbassare i toni, ma alzare le ambizioni.

Per farlo, l’Italia deve cambiare. Il messaggio di stanotte, una notte che ricorderemo a lungo, ci dice che il cambiamento che abbiamo promesso deve arrivare in tempi ancora più veloci di quello che abbiamo immaginato.

Vorrei condividere con voi solo una considerazione: il fatto che il 40% degli italiani abbiano espresso per la prima volta la loro preferenza per un partito di centro sinistra, il fatto che nel derby rabbia-speranza abbiano scelto la speranza, ci fa capire che è un momento importante per l’Italia, un momento in cui la Nazione deve cambiare se stessa.

Non me ne vogliano gli italiani che hanno votato per noi, ma non voglio festeggiare. Il nostro è un sentimento di umile responsabilità e di grande pacatezza dei toni. Noi sappiamo che questo voto è un voto di un’Italia che vuole cambiare e non possiamo permetterci di cancellare la parola speranza dal vocabolario politico.

Da oggi subito a lavoro: in Europa, al Governo, dentro il Partito Democratico. Questa è una gigantesca opportunità, un’enorme responsabilità e la sentiamo tutta. Adesso è il momento di rimettersi a lavoro.

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