Il Misery Index dell’ufficio Studi di Confcommercio certifica che cresce il disagio sociale in Italia, con la disoccupazione che aumenta e l’inflazione che continua a salire
L’indice di miseria, in inglese Misery Index, è un indice economico, creato dall’economista Arthur Okun, basato sulla somma del tasso di inflazione e del tasso di disoccupazione.
Il Misery Index dell’ufficio Studi di Confcommercio certifica che cresce il disagio sociale in Italia, con la disoccupazione che aumenta e l’inflazione che continua a salire.
Il Misery Index si attesta su un valore stimato di 21,3 punti, in aumento di 0,1 punti rispetto al mese di marzo.
Cio’ è imputabile all’aumento di 0,1 dell’inflazione dei beni e servizi e dello 0,1 della disoccupazione estesa.
Sempre ad aprile il tasso di disoccupazione ufficiale risulta in aumento di 0,6 punti su base annua.
Il numero di occupati è diminuito di 68 mila unità rispetto a marzo e di 181 mila rispetto ai 12 mesi precedenti.
Aggiungendo ai disoccupati ufficiali la stima delle persone e gli sfiduciati si ottiene per aprile un tasso di disoccupazione esteso del 16,6%, in aumento dello 0,1%, rispetto al valore di marzo.
Nel medio periodo il Mic è passato dagli 11 punti di inizio 2007 al record storico di 21,7 punti di gennaio 2014, disegnando un percorso di rapida crescita del disagio sociale che nel corso del 2013-2014 è temporaneamente attenuato solo grazie al crollo dell’inflazione, mentre la disoccupazione estesa appare in costante aumento.
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