Concorso scuola 2016: cosa succederebbe in caso di boicottaggio?

Stefania Manservigi

26 Aprile 2016 - 19:05

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Il concorso scuola 2016 rimane al centro delle polemiche. Sui social si sta diffondendo l’invito a boicottare la procedura di selezione. Ma cosa succederebbe in caso di boicottaggio?

Concorso scuola 2016: cosa succederebbe in caso di boicottaggio?

Il concorso scuola 2016 continua ad essere al centro delle polemiche.
Sui social, infatti, è partita un’iniziativa appoggiata dai docenti precari, partecipanti e non, mirata al boicottaggio della procedura concorsuale.
Il concorso dovrebbe prendere il via giovedì 28 aprile, data in cui sono state fissate le prime prove scritte. La richiesta che si sta diffondendo sul web è rivolta proprio a chi dovrà sostenere le prove giovedì: a tali candidati, infatti, è richiesto di non presentarsi in modo tale da bloccare tutta la procedura.
Ma cosa succederebbe in caso di boicottaggio del concorso scuola 2016? Vediamo di seguito le ipotesi plausibili.

Concorso scuola 2016: perché viene chiesto il boicottaggio?
Vediamo innanzitutto come mai viene chiesto il boicottaggio del concorso scuola 2016.
I motivi per cui è contestata la procedura concorsuale indetta per l’assunzione di docenti nelle scuole italiane sono diversi. A chiedere il boicottaggio sono coloro che sono rimasti esclusi dal concorso scuola 2016 a causa della mancata abilitazione. Non solo. Anche gli abilitati Tfa chiedono il boicottaggio del concorso in seguito all’ammissione allo stesso di docenti non abilitati, come disposto dalla sentenza del Tar del Lazio che ha acceso la polemica. Ciò che viene rivendicato è che venga ripristinato il doppio canale di selezione in base al quale il 50% dei docenti veniva reclutato sulla base delle graduatorie del concorso e l’altro 50% sulla base delle graduatorie ad esaurimento.

Concorso scuola 2016: cosa succederebbe in caso di boicottaggio?
La legge 107/2015 sulla Buona scuola ha quindi eliminato il doppio canale di reclutamento imponendo il concorso pubblico come unica procedura di assunzione dopo lo svuotamento delle graduatorie ad esaurimento nel quale risultano ancora esserci 45mila docenti in attesa del ruolo.
Quello che ci si chiede, quindi, è se un boicottaggio potrebbe avere l’effetto di far accogliere le richieste dei candidati precari abilitati?
In base a quanto stabilito dal Governo entro il 15 settembre dovranno essere immessi in ruolo circa 63mila docenti, e quindi le scuole continueranno ad avere bisogno di personale.
Il problema rimarrebbe per coloro che non superano il concorso o che non rientrano nel 10% degli idonei previsti dalla legge.

Concorso scuola 2016: la soluzione dell’Anief
Alle difficoltà e ai problemi che i precari abilitati denunciano da mesi sta cercando di trovare una soluzione l’Anief. Secondo l’Anief, infatti, una possibile via d’uscita sarebbe la presentazione di un emendamento alla Camera dei deputati al progetto di legge sulla «Funzionalità del sistema scolastico e della ricerca» che non è altro che la conversione in legge del decreto legge 29 marzo 2016, n. 42, recante disposizioni urgenti in materia. Non si tratterebbe di una vera e propria soluzione definitiva al precariato nella scuola, ma potrebbe essere un primo passo in questo senso.

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