Come tutelare la propria privacy su tablet e smartphone?

Daniela Masella

2 Settembre 2014 - 08:30

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Nell’era in cui il confine tra virtuale e reale si fa sempre più labile ecco qualche consiglio per proteggere la sicurezza dei nostri dati su tablet e smartphone.

Come tutelare la propria privacy su tablet e smartphone?

Per svago o per lavoro smartphone e tablet ci accompagnano ovunque. Ma nell’era in cui il confine tra virtuale e reale si fa sempre più labile ecco qualche consiglio elaborato dall’Autorità garante per la protezione dei dati personali per tutelare la propria privacy e proteggere la sicurezza dei nostri dati. 

Wi-fi gratuito ma con cautela.
Molto spesso per risparmiare si utilizzano reti wifi gratuite offerte da locali pubblici, bar, ristoranti, hotel. Bisogna però essere prudenti con queste concessioni che di solito, sono poco protette e possono esporre il nostro smartphone a virus. Quando non si è certi del livello di sicurezza della connessione internet è meglio evitare di usare servizi che richiedono credenziali di accesso, come, per esempio, il proprio nome utente o password, o fare acquisti online utilizzando l’home banking o la carta di credito. 

Selfie: solo se consensuale.
Non c’è dubbio che la mania di pubblicare foto o video sui social network stia diventando una tendenza sempre più diffusa e condivisa. Meglio, però, non abusare dei selfie perché spesso, ci finiscono anche altre persone e non tutte vogliono fare sapere dove e con chi si trovano in un determinato momento. Se si vogliono condividere in rete i proprio scatti più belli, meglio dunque ritirarsi da soli o accertarsi che anche gli altri siano d’accordo. Stesso discorso quando si «tagga» qualcuno su una foto. Chiedere il consenso è sempre d’obbligo.

Servi di geolocalizzazione sempre sotto il nostro controllo. 
Smartphone e tablet hanno funzioni di geolocalizzazione che mostrano la nostra posizione su una mappa. E’ possibile scegliere a chi mostrare il luogo in cui ci troviamo controllando le impostazioni del Gps o sospendendo la connessione wi-fi quando non si usa. Lo stesso va fatto con le impostazioni dei servizi di social-network. 

I virus nascosti nelle applicazioni.
Quello delle app (diminutivo più diffuso in gergo per applicazioni) è un mondo in continua evoluzione, molte però possono nascondere virus o software pericolosi. Per proteggersi è meglio evitare le fonti sconosciute e scaricare le app solo dai market ufficiali. Inoltre vale la pena leggere con attenzione le descrizioni, se per esempio, nei testi sono presenti errori o imprecisioni, meglio lasciare perdere. Utile anche consultare le eventuali recensioni degli altri utenti. Prima d’installare un applicazione poi, conviene verificare se richiede l’accesso ai contenuti presenti sullo smartphone (per esempio le foto o i contatti in rubrica) e leggere con cura le condizioni d’uso del servizio. 

Per maggiori informazioni in merito si possono consultare anche la sezione Diritti e Prevenzione del sito web www.garanteprivacy.it e le campagne di comunicazione del Garante «Fatti smart», «Connetti la testa» e «Spam: come difendersi». 

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