I lavoratori dipendenti possono beneficiare di una tassazione agevolata del 10% sulle somme fino a 3.000 euro annue percepite a seguito di incrementi di produttività, innovazione e efficienza organizzativa.
Al fine di incrementare la produttività del lavoro, è prevista una tassazione ridotta facoltativa, con imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali regionali e comunali del 10%, per le somme corrisposte dal 2012 al 2014 in relazione a premi di produttività e altri elementi di competitività. In attesa di sapere se tale agevolazione verrà confermata anche per il 2015 vediamo quali sono gli adempimenti per beneficiare di questa tassazione agevolata e gli effetti che ci saranno per la prossima dichiarazione dei redditi.
Il regime di tassazione dei premi di produttività
La tassazione ridotta si applica ai premi di produttività corrisposti ai dipendenti del settore privato, compresi i dipendenti di lavoratori autonomi e di enti non commerciali. Non si applica, invece, ai titolari di reddito assimilato a quello di lavoro dipendente (es. lavoratori a progetto).
Per il 2014 la tassazione agevolata si applica entro il limite massimo di 3.000 euro lordi e interessa solamente i lavoratori dipendenti del settore privato che hanno percepito redditi di lavoro dipendente non superiore ai 40.000 euro.
La tassazione agevolata riguarda le somme erogate generalmente in relazione ad incrementi di produttività, innovazione ed efficienza innovativa e altri elementi legati ad elementi di competitività e redditività legati all’andamento economico dell’impresa. E’ inoltre necessario che:
- Tali somme siano pagate in attuazione di contratti o accordi collettivi in corso di efficacia prima del pagamento;
- Ci sia attestazione nel Cu, da parte del datore, che le somme sono correlate ad incrementi di produttività.
L’imposta sostitutiva del 10% si applica sulle somme complessivamente erogate, esclusi i compensi in natura. L’imposta è trattenuta dal datore di lavoro, come per le trattenute. La ritenute va operata solo dopo aver sottratto dalla retribuzione le trattenute previdenziali obbligatorie.
Gli adempimenti formali
Il datore di lavoro è chiamato ad inserire nel modello Cu la parte di reddito assoggettata ad imposta sostitutiva e l’importo di quest’ultima trattenuto sulle somme spettanti al dipendente. Inoltre, deve indicare la parte di reddito, teoricamente assoggettabile ad imposta sostitutiva, per la quale l’agevolazione non sia stata applicata in ragione della rinuncia espressa del contribuente o per altre cause.
Inoltre, il datore di lavoro è chiamato ad attestare che le ritenute sono state effettuate in attuazione di quanto previsto da uno specifico accordo sottoscritto, della cui esistenza sarà chiamato a fornire prova.
Gli effetti in dichiarazione dei redditi
I redditi soggetti ad imposta sostitutiva non concorrono alla formazione del reddito complessivo del percipiente (sempre entro il limite dei 3.000 euro) quindi consentono allo stesso di beneficiare di detrazioni maggiori. Tuttavia, è consentito al percipiente di optare per la tassazione ordinaria e fare rientrare questi redditi nel proprio reddito complessivo Irpef.
Gli stessi redditi, derivanti da premi di produttività, non concorrono nemmeno alla determinazione della situazione economica equivalente (Isee) del percipiente o del suo nucleo familiare.
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