Aprire un McDonald’s è un affare? Quanto costa avviare l’attività e cosa serve per farlo. La guida.
Aprire un ristorante McDonald’s in Italia nel 2025 è conveniente? Quanto costa avviare questa attività e quanto si può guadagnare?
Per rispondere a queste domande è necessario raccogliere informazioni precise e dettagliate su come avviare questo business e quale investimento è richiesto per iniziare l’attività.
Il marchio McDonald’s può apparire come una garanzia visto che si tratta della catena di fast-food più diffusa e famosa al mondo. Tuttavia, chi ha intenzione di buttarsi in questa avventura imprenditoriale deve sapere che se da una parte la notorietà del brand può supportare i guadagni, dall’altra l’investimento richiesto è oneroso.
Quanto costa, quindi, aprire un MacDonald’s? Ecco quanti soldi occorrono e cosa fare per avviare questa attività.
I costi per aprire un MacDonalds: quanti soldi investire?
Con estrema sintesi e chiarezza, nel sito web ufficiale McDonald’s, si trovano indicati i requisiti in ambito economico per poter aprire un ristorante con questo marchio.
L’azienda indica che il costo medio di un ristorante McDonald’s è di circa 1,2 milione di euro (IVA esclusa).
Ma a questa cifra va sommato un initial fee dell’importo massimo di 45.000 euro (IVA esclusa), che è parametrata alla durata contrattuale (fino a 20 anni). La fee d’ingresso o diritto di entrata è la somma di denaro che il franchisee è obbligato a pagare al franchisor per ottenere una serie di servizi che quest’ultimo mette a disposizione dell‘affiliato.
Il candidato - nell’ambito dell’iter di selezione - deve comunque poter provare di avere almeno il 25% - vale a dire 250.000 euro - dell’investimento totale (un milione di euro). Per quanto riguarda la parte restante, McDonald’s consente la possibilità del finanziamento tramite banche.
Questa cifra è necessaria per comprare dai fornitori autorizzati da McDonald’s, le attrezzature da cucina, gli arredi per la sala interna ed esterna, decorazioni e insegne.
Quanto costa gestire un McDonald’s?
Una volta aperto il ristorante McDonald’s, l’imprenditore dovrà pur sempre ricordarsi che è obbligato a versare all’azienda delle percentuali sul fatturato prodotto dallo stesso ristorante, al netto di IVA:
- affitto mensile (Rent), in percentuale sulle vendite nette;
- royalties: 5% delle vendite nette;
- pubblicità nazionale: 4% delle vendite nette, da pagare al Consorzio costituito da tutti i franchisee di McDonald’s
Quanto si guadagna?
Gli alti costi di partenza per aprire un McDonald’s potrebbero spingere a cambiare idea e a volgere l’attenzione verso un differente progetto imprenditoriale.
Tuttavia, nel medio-lungo termine aprire un ristorante fast-food del marchio potrebbe garantire un ritorno economico importante, in virtù della popolarità del brand.
Come opportunamente indicato dalla stessa McDonald’s nel suo sito web ufficiale, la redditività nel corso del tempo, e dunque il successo dell’avventura imprenditoriale, è collegata ad alcuni fattori chiave: la mole delle vendite e la buona gestione dell’imprenditore, che ha lo scopo di far funzionare al meglio l’intera attività.
In particolare, “la misura della redditività di un nostro ristorante viene data attraverso il Cash Flow” si trova indicato nel sito web ufficiale della catena. Ma è nell’ambito del percorso di selezione, e dunque dei colloqui con lo staff dell’azienda, che il candidato ad aprire un McDonald’s riceverà dettagli e informazioni specifiche sulla redditività.
In sintesi, quanto si può guadagnare con un McDonalds? Secondo alcune stime il guadagno netto annuo può variare tra 100.000€ e 250.000€, a seconda della gestione, della posizione e delle vendite
Esempio di guadagno con un McDonald’s
Ecco un ipotetico bilancio di un gestore di un ristorante della catena:
- Fatturato annuo: 2.500.000 euro
- Costo delle materie prime e del personale (circa 50–55%): 1.350.000 euro
- Royalty McDonald’s (5%): 125.000 euro
- Pubblicità nazionale (4%): 100.000 euro
- Affitto o canone immobiliare (15%): 375.000 euro
- Altre spese generali (energia, manutenzione, assicurazioni, etc.): 250.000 euro
- Utile operativo lordo: 2.500.000 - (1.350.000 + 125.000 + 100.000 + 375.000 + 250.000) = 300.000 euro
- Imposte e oneri vari (stimati al 35% dell’utile): circa 105.000 euro
Il guadagno netto annuo stimato è di 195.000 euro.
Come fare per aprire un McDonald’s? La guida passo passo
Per aprire un McDonald’s in Italia c’è un processo di selezione ben strutturato da seguire. La catena, infatti, non vende semplicemente una licenza, ma seleziona partner imprenditoriali che gestiscano in prima persona il ristorante.
Questi i requisiti di base:
- capitale proprio minimo: almeno 250.000 € liquidi (non finanziabili);
- età consigliata: tra 32 e 49 anni;
- titolo di studio minimo: diploma;
- esperienza lavorativa: preferibile esperienza nella gestione di persone o attività commerciali;
- disponibilità: a lavorare full-time e ad accettare assegnazioni in varie aree d’Italia
Se si possiedono questi requisiti, allora si può inviare la candidatura al sito ufficiale, compilando il modulo, allegando l’eventuale curriculum o informazioni sulla tua esperienza imprenditoriale e rispondendo al questionario motivazionale.
McDonald’s seleziona attentamente ogni affiliato tramite un percorso che può durare diversi mesi, e include:
- Colloqui conoscitivi e valutativi
- Assessment center (test e simulazioni gestionali)
- Valutazione finanziaria
Se idonei, è obbligatorio un training di 12 mesi in vari ristoranti già presenti sul territorio.
Una volta completato il percorso e selezionato, McDonald’s ti propone una location già individuata per avviare l’attività. Il gestore firma un contratto di franchising, di solito della durata di 20 anni.
Cosa serve per aprire un McDonald’s? Le autorizzazioni richieste
Sono diverse le autorizzazioni necessarie per aprire un McDonald’s in Italia, ma la buona notizia è che la società madre supporta fortemente il franchisee in tutto il processo, soprattutto per gli aspetti burocratici.
Queste le autorizzazioni principali richieste:
- SCIA: Segnalazione Certificata di Inizio Attività, da presentare al SUAP del Comune;
- autorizzazione sanitaria (ASL);
- certificato di prevenzione incendi (CPI);
- autorizzazione ambientale;
- autorizzazione per insegne pubblicitarie;
- autorizzazioni edilizie
McDonald’s Italia fornisce supporto tecnico, legale e amministrativo nella gestione delle pratiche. Il franchisee è comunque responsabile della firma e della conformità finale, ma raramente gestisce da solo tutta la burocrazia.
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