Non si sa se l’Euro ha toccato il fondo nella seduta di ieri. Di certo, resterà nella memoria questa svalutazione sui mercati valutari della valuta europea dopo che da Moody’s sono giunte allarmanti affermazioni sulla possibilità concreta di un contagio della crisi ellenica ai sistemi finanziari di Portogallo, Spagna, Irlanda, Italia (FTSE MIB -5% circa con un profondo rosso dei bancari) e Gran Bretagna (Cable a 1,4730). Clamoroso anche il picco di minimo intraday fatto registrare dal Dow Jones che nel giro di cinque minuti aveva perso il 9% (poi recuperato quasi tutto), che è la peggior perforformance dal crollo del 1987. L’EuroDollaro è giunto in area 1,2530 ma è stata pazzesca la discesa dell’Euro/Yen che ha perso addirittura il 9% circa passando da 120,50 di inizio mattinata a 110,47 in serata, cioè quando Wall Street accelerava al ribasso con flessioni medie comprese tra il 3% e il 4%. E’ crollato anche il cambio Euro/Franco svizzero da 1,4330 a 1,40 ed è stato clamoroso anche il tonfo della Sterlina: ad esempio, Gbp/Jpy ha perso quasi il 9% passando da area 141,50 fino a poco sopra 130. Insomma, il mercato dei cambi è stato messo a “ferro e fuoco” in una sola giornata che resterà sicuramente impressa nella mente di tantissimi trader. La domanda da un milione di dollari adesso è: la discesa dell’Euro è terminata? Penso di no, ma a questo punto i policy maker dovranno intervenire (oggi vertice straordinario anti-crisi) facendo qualcosa di concreto altrimenti l’identità e la stabilità della valuta europea può essere davvero compromessa.
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