La Cina cresce ancora: boom dell’import. Cosa aspettarsi?

Violetta Silvestri

13 Aprile 2021 - 10:44

I segnali economici dalla Cina sono ancora di crescita: il Dragone corre davvero senza ostacoli? E cosa significa il boom dell’import per la potenza e la ripresa gobale?

La Cina cresce ancora: boom dell’import. Cosa aspettarsi?

La Cina avanza nella ripresa economica: le esportazioni cinesi sono aumentate e la crescita delle importazioni è salita al più alto livello in quattro anni.

C’è stato, quindi, un altro impulso alla ripresa economica della nazione, segnalando un miglioramento della domanda globale mentre proseguono le spinte alle vaccinazioni.

Tuttavia, il salto della Cina non nasconde zone d’ombra. Non solo per la ripresa dei contagi, non del tutto sotto controllo a livello mondiale. Ma anche per la rivalità con le altre potenze. Cosa aspettarsi?

Cina: l’import/export accende la potenza asiatica

I dati suggeriscono che la seconda economia più grande del mondo continuerà a raccogliere slancio man mano che emerge dalla crisi Covid.

Le esportazioni in dollari sono aumentate del 30,6% a marzo rispetto all’anno precedente, ma a un ritmo più lento rispetto alla crescita record del 154,9% di febbraio. Gli analisti intervistati da Reuters avevano previsto un aumento delle spedizioni del 35,5%.

I dati hanno mostrato che le importazioni cinesi totali sono aumentate del 38,1% su base annua il mese scorso, il ritmo più veloce da febbraio 2017 su prezzi elevati delle materie prime, battendo una previsione del 23,3% e rispetto alla crescita del 17,3% a febbraio.

Gli acquisti esteri di carne di 1,02 milioni di tonnellate a marzo hanno segnato il volume mensile più alto almeno dal gennaio 2020, mentre sono aumentate anche le importazioni di minerale di ferro di soia, rame e petrolio greggio.

La Cina ha registrato un surplus commerciale di $ 13,8 miliardi il mese scorso, rispetto alle aspettative degli analisti per un aumento a $ 52,05 miliardi da $ 37,88 miliardi di febbraio.

Pechino e i dubbi sulla ripresa

La ripresa dei casi di infezione in molti Paesi e le tensioni sino-americane hanno aumentato rischi per le prospettive cinesi.

Nie Wen, economista di Hwabao Trust, ha sottolineato che la forte domanda estera probabilmente sarà cruciale per tutto il secondo trimestre. Non mancano, però, motivi di preoccupazione:

“Con l’accelerazione degli sforzi di vaccinazione globale, i settori industriali in altri Paesi stanno gradualmente riprendendo. Resta da vedere se la crescita stellare delle esportazioni cinesi inizierà a diminuire”

Gli analisti restano in osservazione per vedere se la Cina può sostenere la sua crescita delle esportazioni quando diminuiranno le richieste di beni legati alla pandemia.

Gli economisti di Société Générale sottolineano inoltre che nella seconda metà dell’anno i consumatori potrebbero passare alla spesa per servizi invece che per beni, uno spostamento che potrebbe pesare sulle esportazioni cinesi.

La Cina, quindi, corre ma su una strada non priva di ostacoli. La carenza di chip a livello mondiale e l’incremento dei prezzi delle materie prime restano fattori determinanti per l’andamento del commercio globale, anche per la potenza asiatica.

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