Che cosa è la rendita catastale

Roberto Rais

16 Maggio 2014 - 11:58

Tutto quello che c’è da sapere sulla rendita catastale: a cosa si riferisce, come si calcola, e quali sono le sue principali caratteristiche.

Che cosa è la rendita catastale

La rendita catastale è il valore fiscale che viene attribuito agli immobili, e che è utilizzato come termine di riferimento per il conteggio delle imposte dirette e dell’imposta sulla casa. Cerchiamo dunque di comprendere quali siano le modalità di calcolo della rendita, e quale sia il suo funzionamento.

Calcolo della rendita catastale
La base normativa della rendita catastale è rappresentata dall’art. 9 del Rdl 652/1939, che definisce la rendita catastale quale rendita lorda media ordinaria ritraibile, previa detrazione delle spese di ripartizione, manutenzione e ogni altra spesa o perdita eventuale. Al di là delle formule di rito, per il calcolo della rendita catastale le unità immobiliari sono state suddivise tra unità a "destinazione ordinaria" e unità a "destinazione speciale". La differenza è sensibile: per le unità a destinazione ordinaria il calcolo della rendita avviene mediante tariffe per categoria e classi di redditività, mentre per le unità a destinazione speciale avviene con stima puntuale per ogni cespite.

Il sistema di gruppi e categorie
Le unità immobiliari che sopra abbiamo definito a destinazione ordinaria sono suddivise in tre gruppi: il gruppo A contiene le abitazioni signorili, quelle civili, quelle economiche e le altre destinazioni residenziali (oltre alla categoria A/10, che identifica gli studi privati e gli uffici); il gruppo B contiene le unità a destinazione d’uso pubblico o collettivo (come le scuole, gli uffici pubblici, e così via); il gruppo C comprende unità a destinazione commerciale come negozi, magazzini, laboratori.

Come calcolare la rendita
A questo punto possiamo compiere un ulteriore passo in avanti, e comprendere in che modo viene calcolata la rendita catastale: tale elemento fiscale è conteggiato come prodotto della consistenza e della tariffa catastale. La prima è l’estensione dell’unità immobiliare (vano utile per il gruppo A, metro cubo per il gruppo B, metro quadrato di superficie utile per il gruppo C); la seconda è invece la redditività per unità di consistenza, ed è determinata in riferimento a zona, categoria, classe di redditività.

Aggiornamenti
Stabilito quanto precede, si tenga conto che le attuali rendite sono riferite al biennio 1988-1989. Considerata l’obsolescenza di tali dati, per applicare le imposte che si riferiscono alla rendita catastale, occorre procedere ad un aggiornamento dei valori mediante coefficienti che vengono stabiliti volta per volta da provvedimenti normativi.

Anche a tal fine, da diversi anni si parla di una possibile riforma del Catasto: tema particolare arduo, e talmente complesso dallo scoraggiare anche il legislatore più impavido. Vedremo se, e in che modo, la materia potrà essere affrontata nell’attuale legislatura.

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