"Non cambierai mai le cose combattendo la realtà esistente. Costruisci un modello nuovo che renda quello attuale obsoleto”. E’ questa frase del filosofo statunitense Fuller, scritta sul sito dell’associazione Arcipelago Scec, che racchiude l’idea su cui si basa l’ iniziativa nata a Napoli nel 2008.
Arcipelago Scec
Il 5 aprile 2008 sotto l’ombra del Vesuvio nasce l’associazione Arcipelago Scec formata "da una mescolanza di persone differenti per formazione e cultura che hanno messo a disposizione di chiunque l’esperienza della loro unione e partecipazione condivisa. Viene ricercato il Massimo Comune Denominatore nella partecipazione attiva e responsabile: una Comunità di persone, di cittadini."
Per portare avanti il loro progetto di comunità i fondatori dell’associazione Arcipelago Scec hanno deciso di iniziare dall’economia e in particolare da ciò che ne sta alla base: la moneta. "Siamo partiti per questo lungo viaggio affrontando proprio ciò che oggi è quanto di più distante da un sentire sociale, aggregante, comunitario: la questione monetaria, che divide e abbandona."
La comunità dello Scec nasce con l’obiettivo di restituire ai singoli il valore che l’uso distorto e fuorviante del denaro ha tolto loro restituendo il reale valore "all’essere umano e la sua Comunità, responsabile, democratica e aggregante."
Che cos’è lo Scec
Lo Scec, acronimo per Solidarietà ChE Cammina, rappresenta lo sconto che i soci dell’arcipelago Scec, siano essi privati cittadini, professionisti o aziende decidono di riconoscersi a vicenda in tutti i loro scambi economici riguardanti beni e servizi.
La percentuale di accettazione del buono di Solidarietà viene lasciata alla libera scelta dell’associato che offre prodotti o servizi; un’accettazione che va da un minimo del 5% al 30%. Lo Scec viene messo a disposizione della comunità e usato esclusivamente insieme agli euro con l’obiettivo di ancorare al territorio la ricchezza e farla reinvestire nel circuito, favorendo le produzioni locali.
L’ Arcipelago dello Scec lavora anche alla ricostruzione delle comunità sociali attraverso la solidarietà reciproca e il mutuo aiuto riscoprendo i valori delle nostre radici contadine. Dal luglio 2010 l’Agenzia dell’entrate ha risposto positivamente all’interpello promosso dall’ arcipelago e ha sancito la legittimità fiscale dello Scec.
Come funziona lo Scec
I Buoni Locali Scec vengono stampati direttamente dall’ Arcipelago Scec e distribuiti a privati, famiglie e titolari di attività interessati al progetto. Per ottenere gli Scec è sufficiente iscriversi all’associazione Scec sul sito www.arcipelagoscec.org.
La quota associativa, utile per il rimborso della spese di stampa e altri costi, è di 10 euro a cui si aggiungono 10 Scec annui per i Soci Ordinari (coloro che accettano gli Scec a fronte di beni o prestazioni) ed una donazione libera per i Soci Fruitori (coloro che utilizzano gli Scec, ma non offrono beni o servizi). A ogni nuovo socio vengono forniti 100 Scec che possono essere utilizzati sin da subito presso le attività aderenti al circuito rintracciabili sul sito dell’Associazione.
Gli Scec hanno un rapporto 1:1 con l’euro, non sono convertibili e vengono utilizzati insieme agli euro con una percentuale che varia a seconda della disponibilità espressa dal commerciante al momento dell’adesione. I buoni Scec sono sia cartacei che elettronici; al momento dell’iscrizione all’associazione viene aperto un ContoScec dove vengono caricati i 100 euro iniziali. Questi possono essere spesi per via elettronica oppure prelevati in forma cartacea recandosi al PuntoScec più vicino.
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