Cassa integrazione in deroga: pronti 550 milioni di euro. Le regioni lanciano l’allarme: "fondi insufficienti"

Marta Panicucci

9 Luglio 2013 - 11:19

Cassa integrazione in deroga: pronti 550 milioni di euro. Le regioni lanciano l’allarme:

La buona notizia è che il Ministero del lavoro ha stanziato 550 milioni di euro per finanziare la cassa integrazione in deroga per sostenere i lavoratori delle aziende in difficoltà; ma la brutta notizia è che queste risorse non sono sufficienti a coprire tutte le richieste della aziende in difficoltà e tante province lanciano già l’allarme.

Il largo uso di ammortizzatori sociali rispecchia perfettamente la situazione macroeconomica italiana: zero crescita, meno consumi, alta pressione fiscale, calo degli investimenti.

Dati Inps

L’Inps ha diffuso i dati che riguardano gli ammortizzatori sociali richiesti in questi primi mesi del 2013. Le ore di cassa integrazione ordinaria autorizzate a giugno 2013 sono state 27,7 milioni, il 10,4% in meno rispetto al giugno 2012, quando furono 30,9 milioni di ore. Per la cassa integrazione straordinaria, il dato rimane invariato rispetto al mese di giugno 2012: infatti, le ore autorizzate sono state 37,3 milioni sia nel 2013 che nel 2012. Passando poi alla cassa integrazione in deroga le ore sono state pari a 25,7 milioni di ore a giugno 2013, e registrano una decrescita del 5,2% se raffrontati con quelli del mese di giugno 2012, nel quale furono autorizzate 27,1 milioni di ore. Rispetto al mese di maggio 2013, con 16,3 milioni di ore autorizzate, si sottolinea invece un aumento del 57,7%.

Ai dati relativi ai diversi tipi di cassa integrazione si possono aggiungere i dati sulle domande per le indennità di disoccupazione: tra queste 72.685 di Aspi e 17.083 di Mini Aspi. Infine, tra domande di disoccupazione, di mobilità, e disoccupazione ordinaria ai lavoratori sospesi si arriva ad un totale di 119.686 domande, il 26,5% in più rispetto al mese di maggio 2012.

550 milioni di fondi

Il 3 luglio scorso il ministro del Lavoro e dell’Economia hanno firmato un decreto che stanzia 550 milioni di euro per Regioni e Province autonome per l’anno 2013. L’importo suddiviso dal Ministro Saccomanni e Giovannini tra regioni e province sarà impiegato per la proroga della cassa integrazione in deroga, per il sostegno al reddito e per il riconoscimento della contribuzione figurativa.

Di seguito proponiamo una tabella che indica la ripartizione con cui verranno assegnate tali risorse tra gli enti locali.

Fondi insufficienti

Non si è fatto in tempo a rallegrarsi per lo sblocco di 550 milioni di fondi per la cassa integrazione in deroga che subito ragioni e province ne hanno denunciato l’insufficienza chiedendo al governo ulteriori risorse.

Una situazione decisamente preoccupante per chi, all’interno degli enti locali si trova a dover fronteggiare le richieste delle aziende in difficoltà con risorse di cassa decisamente inferiori al necessario. Nelle casse della regione Lombardia ad esempio ci sono 223 milioni di euro, ma le aziende al momento ne hanno già chiesti 280 milioni e siamo solo a luglio 2013.

E’ chiaro che non arriveranno più soldi, ma va fatto il massimo per trovare altre strade per rimpinguare il fondo destinato per questi ammortizzatori sociali

ha ammonito il presidente dell’Unione artigiani Mb, Walter Mariani denunciando almeno 3mila posti di lavoro a serio rischio solo nella provincia di Monza.

Altro grido di allarme arriva dalla regione Liguria dove denunciano la mancanza di fondi per la cassa integrazione e la mobilità di 12mila lavoratori. Nonostante le risorse sbloccate dal ministero la settimana scorsa i fondi a disposizione della regione sono circa 25 milioni di euro a fronte di oltre 63 milioni necessari.

Siamo alla metà di quanto avevamo lo scorso anno, tenuto conto del notevole incremento di richieste registrato nel 2013

spiega l’assessore al Lavoro Enrico Vesco, che ieri ha incontrato i parlamentari liguri Anna Giacobbe, Luca Pastorino, Roberta Oliaro e Lorenzo Basso per esporre loro la situazione. Grazie alle risorse appena elargite la regione è in grado di pagare gli ammortizzatori sociali per marzo e aprile:

Oltre, al momento non possiamo andare, né onorare impegni già sottoscritti, con procedure di cassa integrazione che arrivano fino a giugno

afferma Vesco.

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