Canone RAI 2016: la coppia di fatto paga solo una volta

Giuseppe Guarasci

28 Aprile 2016 - 16:00

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Pubblicate nuove faq dell’Agenzia delle Entrate sul pagamento del canone RAI 2016, in una di queste vengono esentati dal pagamento doppio del tributo le coppie di fatto.

Canone RAI 2016: la coppia di fatto paga solo una volta

Sempre più incertezze e confusione sul canone RAI 2016. Nonostante il recente parere positivo formulato dal Consiglio di Stato, restano forti dubbi sui soggetti interessati dal pagamento del tributo.
L’Agenzia delle Entrate per cercare di arginare i dubbi sulle innumerevoli casistiche presenti ha provveduto alla pubblicazione di apposite faq che cercano di riassumere i casi più particolari.
Tra queste le più recenti pubblicate, chiariscono che le coppie di fatto sono soggette al pagamento di un solo canone RAI.

Ecco il dettaglio sui soggetti interessati da questa faq nonché le altre novità pubblicate in materia di canone RAI.

Canone RAI 2016: il concetto di famiglia anagrafica

Con le faq del 26 aprile, l’Agenzia delle Entrate prova a mettere un po di chiarezza sul pagamento del canone RAI per le coppie di fatto, riprendendo il concetto di famiglia anagrafica ai sensi dell’4 del DPR n. 223/1989.
In parole povere, agli effetti anagrafici, per famiglia si intende:

un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela oda vincoli affettivi, coabitanti e aventi dimora abituale nello stesso Comune.

La prova dei “vincoli affettivi” viene riconosciuta alla dichiarazione che gli interessati rendono al momento della costituzione o subentro nella famiglia. Tale dichiarazione deve essere la certificata dal Comune di competenza.
Ricordiamo quindi che la norma riconosce un solo canone RAI per ogni famiglia anagrafica, indipendentemente dal numero di abitazioni possedute dai suoi componenti e dal numero di contratti di fornitura di energia elettrica. La situazione classica sarebbe quella di un solo contratto, intestato a un membro della famiglia che risiede nell’abitazione insieme a tutti gli altri.
Tuttavia c’è da ricordare che persone o famiglie che coabitano nella stessa abitazione possono dar luogo, a distinte famiglie anagrafiche se, appunto, tra i componenti delle due famiglie non vi sono tali vincoli e quindi ognuna di esse è soggetta al pagamento del Canone RAI 2016.

Fondamentale diventano quindi, affinché il canone RAI da pagare sia solo uno, le dichiarazioni anagrafiche, certificate dal Comune, che chiariscono se nell’abitazione all’indirizzo di residenza sono già iscritte delle persone e che indicano se sussistono o non sussistono, rapporti di coniugio, parentela, affinità, adozione, tutela o vincoli affettivi con esse.
Nel caso specifico delle coppie di fatto pertanto, la presenza di tale dichiarazione certificata esenterà dal pagamento doppio del canone RAI.

Canone RAI 2016: gli altri chiarimenti delle faq

Sempre nelle faq in materia di canone RAI 2016 pubblicate il 26 aprile, l’Agenzia delle Entrate affronta il caso del soggetto intestatario dell’utenza elettrica che risulti essere anche titolare di un bed and breakfast che già paga il canone RAI speciale per l’unico apparecchio TV presente nell’alloggio, tra l’altro a disposizione della famiglia e degli ospiti.
In questo particolare caso, viene specificato che la detenzione di un apparecchio televisivo installato in locali che ne permettano la visione a persone estranee alla famiglia, ad esempio i clienti, obbliga il contribuente in questione a stipulare un contratto per il pagamento del canone RAI speciale.
Proprio la presenza del canone RAI speciale, esenterà il contribuente dal pagamento ulteriore del canone RAI ordinario. Tale situazione però dovrà essere resa nota attraverso l’invio della dichiarazione sostitutiva di non detenzione compilando l’apposito quadro A.

Ultimo caso trattato nelle faq è infine quello dell’esenzione dal pagamento del canone RAI 2016 per il contribuente ricoverato in una casa di riposo.
In questo caso la differenza la fa sempre la detenzione, o meno, di un apparecchio televisivo.

I casi prospettati quindi dall’Agenzia delle Entrate sono tre:

  • la detenzione di un apparecchio tv nella propria abitazione obbliga al pagamento del canone RAI anche se il contribuente è ricoverato in casa di riposo;
  • la non detenzione di un apparecchio tv con un’utenza elettrica intestata, in questo caso il contribuente non è soggetto al pagamento del canone RAI, ma per evitare l’addebito nella fattura elettrica, dovrà presentare la dichiarazione sostitutiva di non detenzione;
  • la non detenzione di un apparecchio tv senza un’utenza elettrica intestata, in questo caso il contribuente dovrà dare disdetta dell’abbonamento ai sensi dell’art. 10 del RDL n. 246/1938, inviando un’apposita raccomandata allo Sportello SAT dell’Agenzia delle entrate.

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